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Baronio: «Ho allenato Tonali, può convivere con Pjanic» – ESCLUSIVA

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Roberto Baronio, ex allenatore di Brescia e Napoli Primavera, parla in esclusiva su JuventusNews24

Roberto Baronio, ex centrocampista, tra le altre, della Lazio ed ex allenatore di Brescia e Napoli Primavera, ha parlato in esclusiva su JuventusNews24. Una piacevole chiacchierata con un professionista la cui carriera, curiosamente, è un ponte che congiunge Andrea Pirlo (con cui ha giocato nelle giovanili del Brescia e nella Reggina) a Sandro Tonali (allenato nella Primavera delle Rondinelle). Anche se, come non manca di farci sapere: «Il paragone tra i due non esiste».

Baronio, bisogna ricominciarlo o no questo campionato?
«È una decisione che spetta agli organi competenti ed alla sanità. In qualche modo si dovrà ripartire, ci sono dietro interessi economici troppo importanti. Ci saranno delle complicazioni a livello organizzativo, per i calciatori e per chi li gestisce, dai magazzinieri ai medici. Il calcio non è solo partite, ma anche allenamenti e trasferte. È un movimento complicato da mettere in moto. Di sicuro i calciatori dovranno vivere rinchiusi in questi ritiri blindati di cui si parla. Impossibile però escludere complicazioni dopo la ripresa. Una nuova positività rischierebbe di mettere di nuovo tutto in discussione».

Facciamo, come sembra, che si riparta: più Juve o più Lazio per lo scudetto?
«La Lazio stava meglio a livello fisico e mentale. La Juve rimane sempre la solita. Senza dimenticare l’Inter che  Ma la verità è che quando si ripartirà si azzererà tutto, sarà un campionato diverso da quello che abbiamo visto sinora. Vincerà chi troverà stimoli e la giusta tenuta».

Inzaghi alla Juve lo vedrebbe bene?
«Io e Simone siamo molto amici. È evidente quello che ha fatto in questi alla Lazio, posso solo parlarne bene. Sta crescendo in qualità, anche come insegnante di calcio. Io penso che, con l’esperienza maturata in questi anni, in una grande squadra ci starebbe benissimo».

E lei dove si vedrebbe bene dopo l’esperienza alla guida del Napoli Primavera?
«Ho un contratto col Napoli fino a giugno. Sto aspettando che scada. Poi voglio allenare ad alti livelli. Mi piacerebbe nel calcio dei grandi, ma non disdegnerei nemmeno un’altra esperienza in Primavera. Ora speriamo solo che finisca in fretta questa situazione».

Il blocco del calcio giovanile peserà sulla crescita dei ragazzi?
«Penso sia giusto così, non ci sarebbero le condizioni per andare avanti. Nei settori giovanili, nella maggior parte delle squadre, non ci sono le accortezze che si hanno per i grandi. Per il ragazzo in sé non credo possa essere una grande perdita, la crescita continua. E penso che sarà sospesa definitivamente anche la Primavera: a quel punto i ragazzi più promettenti saranno inseriti in Prima Squadra. Cosa che già succedeva regolarmente durante la settimana».

In questa stagione ha incontrato due volte la Juventus Primavera. Cosa ne pensa del lavoro che sta svolgendo Lamberto Zauli?
«Lamberto è stato mio ex compagno, abbiamo un grande rapporto. L’anno scorso ha fatto bene ad Empoli, quest’anno stava facendo molto bene alla Juventus. Era da qualche anno che la Juve Primavera non si trovava in quella posizione di classifica, nonostante poi lì si lavori sempre nel migliore dei modi. Bisogna dare i giusti meriti a Zauli e anche Pessotto che lavora dietro le quinte».

Fagioli le piace, vero?
«L’ho allenato in Federazione. Ha grande talento e ricordo che lo fece esordire Allegri in tournée. Ha la fortuna di potersi allenare in un contesto importante. Si allena con la Prima Squadra ed ha la possibilità di giocare in Under 23».

Ha allenato Tonali nella Primavera del Brescia. Cosa ha di speciale?
«Sandro ha una maturità diversa rispetto ai suoi coetanei. L’ha dimostrato con la crescita fulminea che ha avuto. È passato in pochi mesi dalla Primavera alla Serie B dove poi ha vinto anche un campionato da protagonista. Quindi anche la Nazionale maggiore e la Serie A. Il suo percorso accelerato parla per lui».

È pronto per giocare in un top club?
«Lo è e sarei anche curioso di vederlo, credo non avrebbe difficoltà ad imporsi anche in un gruppo importante. Vicino a grandi campioni potrebbe crescere ancora di più».

La Juventus fa bene a pensare a lui per potenziare il centrocampo?
«Io lo consiglierei a chiunque, anche se a me piacerebbe vederlo un altro anno al Brescia visto che ne sono tifoso. Comunque può fare tutti i ruoli del centrocampo, non va considerato come vice Pjanic, potrebbe anche conviverci. Noi siamo abituati a vederlo davanti alla difesa ma ha caratteristiche da interno. Ha gamba, cambio di passo e calcia bene con entrambi i piedi».

Il paragone tra Tonali e Pirlo esiste?
«Assolutamente no. Glielo hanno appiccicato solo. Incidono i  capelli, la corsa dinoccolata e il fatto che sia cresciuto a Brescia. Non esiste nessuno al mondo come Andrea, il numero uno in quel ruolo».

Che allenatore sarà il suo amico Pirlo e dove lo vedrebbe bene?
«Sinceramente non mi ha detto dove andrà. Può fare molto bene ovunque. Ha un’esperienza che può riversare all’interno dello spogliatoio facendo la differenza. La cosa imbarazzante è il fatto che lui parli come se già sapesse tutto, come se conoscesse un mestiere che deve ancora fare. So che ha già grandi idee. Anche se poi un conto è parlarne tra amici, un altro parlare davanti a un gruppo di calciatori».

Si ringrazia Roberto Baronio per la disponibilità e la cortesia mostrate in occasione di questa intervista

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