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Ronaldo, lezione di mentalità: «Alle 7.15 di mattina era già in campo». Retroscena
Ronaldo, lezione di mentalità: «Alle 7.15 di mattina era già in campo». Retroscena legato al portoghese ai tempi del Real Madrid
Scott Miller, intervistato da Fox Football Podcast, ha raccontato questo aneddoto del 2012, quando Cristiano Ronaldo vestiva la maglia del Real Madrid. Lui, allora preparatore al Fulham, venne ospitato nel centro sportivo dei blancos.
«Ero andato al centro sportivo del Real Madrid con Mahamadou Diarra, che ha giocato lì ai tempi dei Galacticos ed era sotto contratto con noi al Fulham. È dovuto andare in Spagna per qualche settimana e io l’ho seguito per dargli una mano con gli allenamenti. Tutto pagato, ci allenavamo tre o quattro volte al giorno e la sera mangiavamo cibo spettacolare. E poi ero lì con un Galactico, mi sentivo una rockstar. Ci allenavamo al centro sportivo del Real perchè Mahamadou era un mito da quelle parti»
«Il primo giorno vedo questa figura da lontanissimo che si allena, che tira in porta di continuo. Ho chiesto ‘e quello chi è’ e mi hanno risposto ‘quello è Cristiano Ronaldo’. Ho guardato l’orologio ed erano le sette e un quarto di mattina. Ho chiesto a Mahamadou cosa stesse facendo a lì a quell’ora, perchè in Europa gli allenamenti iniziano verso le 10:30 e i calciatori non si presentano prima delle 8:30 al centro sportivo. Quindi vedendolo lì alle 7:15 mi sono chiesto se ci fosse qualcosa di strano. E lui mi ha risposto ‘lo trovi lì ogni mattina’. Tutte le mattine in campo o in palestra. E parliamo del 2012».
«Ovviamente è un qualcosa che solo lui può fare. Quando raggiungeva i compagni di squadra per la colazione, lui aveva già fatto una sessione di allenamenti, ecco chi è Cristiano Ronaldo. Parliamo tanto di Covid, delle difficoltà ad allenarsi, ma io penso sempre a uno dei migliori calciatori al mondo, se non il migliore, che si allena da solo alle 7:15 nonostante abbia praticamente tutto quello che si possa desiderare. Quando racconto questa storia ai ragazzi che alleno non vogliono mai tornare a casa. Vogliono allenarsi tutto il giorno, perchè è quello che li farà diventare grandi».