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Ronaldo più largo, l’intensità di Khedira: l’analisi tattica

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Ronaldo più largo, l’intensità di Khedira. Aspetti positivi e negativi di Juve Napoli

L’analisi tattica di Juve-Napoli

Ronaldo e Costa più defilati

Nel primo tempo, la Juve dimostra di essere già fluida e camaleontica. I bianconeri sono  efficaci non solo con lunghe fasi di attacco posizionale, ma anche con break e ripartenze improvvise che bucano gli avversari. Per esempio, rispetto a Parma, Ronaldo agisce molto più defilato a sinistra, con Matuidi che si butta dentro tra Di Lorenzo e Manolas (un assist e tante occasioni pericolose create dal francese). Lo stesso Douglas Costa (2 assist per lui) partiva in una posizione più larga, per fare in modo di attaccare lo spazio alle spalle di Ghoulam. In assenza di Ramsey e Rabiot, è una squadra che si sa adattare bene agli avversari, attaccando con efficacia anche nel lungo.

L’intensità di Khedira e Matuidi

Gli “esuberi” che sembravano fuori dal progetto hanno disputato una gara estremamente positiva e caratterizzata da grande intensità. Khedira in particolare si distingue in tante situazioni: nel fraseggio della Juve si fa ben trovare tra le linee, mentre a volte aggredisce bene la profondità alle spalle della mediana rivale. Da segnalare pure la centralità di Higuain in una squadra che riesce molto bene a passare al centro: il Pipita si rende prezioso coi suoi movimenti a venire incontro, come in occasione del secondo gol, nato e concluso proprio dall’argentino. Tutti loro mostrano una grande efficacia in non possesso, rispondendo bene ai dettami di Sarri nel difendere in avanti. Basti pensare al terzo gol, in cui al 60′ la Juve recupera bene palla nella trequarti avversaria.

I problemi nella ripresa

Come visto a Parma, la Juve oggi è una squadra che fatica tanto nella mezz’ora finale. Non riesce più a gestire il possesso e tende ad allungarsi, col Napoli che ha trovato molti più spazi tra le linee. La condizione migliorerà, ma suscita qualche preoccupazione la gestione dei momenti e degli episodi. Se su azione consolidata tutto sommato nel calo complessivo la Juve si stava difendendo bene (a parte l’azione del secondo gol, con diversi errori tra Pjanic, Danilo e De Ligt), le gravi indecisioni su piazzato hanno totalmente rischiato di compromettere la gara. Insomma, l’intensità della prima ora si è poi tramutata in grosso affanno negli ultimi 30′. Le squadre di Sarri sono famose per essere costanti all’interno della gara, non c’è dubbio che col tempo la Juve migliorerà nella gestione dei finali di match.

 

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