Sabatini: «Difficoltà della Juve? Sono normali» - ESCLUSIVA
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Sabatini: «Difficoltà della Juve normali e prevedibili, è alla ricerca di se stessa. Vlahovic va lasciato in pace. Sul mercato…» – ESCLUSIVA

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Walter Sabatini, in esclusiva per Juventusnews24, ha così analizzato alcuni temi di attualità della squadra di Thiago Motta

La Juve torna a vincere in campionato dopo più di un mese. I bianconeri soffrono a Monza, ma tornano a casa con tre punti fondamentali per rimanere attaccati alle prime posizioni della classifica. Della trasferta dell’U-Power Stadium, e non solo, ha parlato in esclusiva per Juventusnews24 Walter Sabatini.

La Juve vince a Monza dopo una partita sofferta. Quali indicazioni ci lascia questo successo?

«Ci lascia una situazione generale di una squadra che è ancora alla ricerca di se stessa, che è ancora in una fase interlocutoria e non ha chiuso il cerchio. Più avanti lo chiuderà, ma c’è ancora un percorso tutto da completare. Con la possibilità, perchè ce lo dicono i numeri, di combattere fino in fondo per il massimo obiettivo».

Quindi secondo lei la Juve può ancora rientrare nel discorso Scudetto?

«Secondo me lo Scudetto sarà appannaggio dell’inter. E’ una squadra che gioca un calcio allegro e propositivo, un calcio vincente. Io non credo che sia imbattibile, ma secondo me non è superabile quest’anno. In ogni caso la Juventus è di diritto iscritta a questo tipo di lotta».

Come si spiegano le difficoltà che la Juventus sta riscontrando in questa prima parte di stagione?

«Sono ancora indietro con il percorso, faticano molto a trovare la porta e a fare gol, ma allo stesso tempo hanno sempre il dominio della partita, dettaglio questo che è nelle caratteristiche dell’allenatore. Ma è tutto molto normale e prevedibile. E’ una squadra ben allenata, che ha qualche difficoltà a trasformare in gol il lavoro che fa in campo. Però quando parliamo di Juve parliamo di un grande club».

Quanto stanno pesando tutti gli infortuni che hanno colpito la rosa?

«Gli infortuni sono la sciagura del calcio, specialmente quest’anno. Io vedo squadre che perdono il loro potenziale a causa di molti problemi muscolari. Su quelli si deve migliorare, forse anche da un punto di vista della preparazione, perchè non è possibile ci sia questa recidività. Ma è un discorso che riguarda tutti i club ed è un vero peccato perchè così gli equilibri vengono sconvolti. Ci sono squadre che perdono anche 8 giocatori. Ad oggi mi sembra quasi un campionato falsato, gli infortuni ci sono sempre stati ma adesso vedo gruppi di lavoro falcidiati. E’ un disagio grande per il club e la Serie A in generale, vengono alterati gli equilibri».

Tante critiche se le sta prendendo anche Dusan Vlahovic, ma secondo lei non sono eccessive? I numeri sono comunque dalla sua parte.

«Criticare Vlahovic mi pare ingeneroso. Anche mancandogli qualche gol la prestazione non la fa mai mancare perchè aiuta, è competitivo, è un calciatore che ha un gran carattere e mi dispiace sia soggetto a queste pressioni, non se lo merita. E’ un gladiatore, uno che non lo perdi mai per strada, ce l’hai dall’inizio alla fine della partita sempre. Io lo lascerei in pace, merita di essere lasciato in pace. Mette dentro la partita tutta l’energia, la forza che ha finalizzata al gioco della squadra e non solo al gol».

Stesso discorso si può fare per Koopmeiners?

«Koopmeiners viene criticato perchè è la sua è stata un’operazione molto difficile, che si è conclusa proprio all’ultimo tuffo. E’ sotto la lente di ingrandimento, ma gli serve più tempo. Ha ancora giocato troppi pochi minuti e ha bisogno di farne di più. Ha bisogno di scendere in campo per trovare una condizione accettabile».

Come dovrebbe muoversi la Juve a gennaio sul mercato, visto anche che ci sarà da sostituire Bremer e Cabal fuori fino a fine stagione?

«La Juve sa quello che deve fare e non c’è bisogno che lo dica io. Certo è che deve individuare nel mercato qualche giocatore, ma non è facile perchè i calciatori devono essere da Juventus. Non devono andare solo a sostituire gli infortunati, la società deve stabilire se ogni obiettivo è un giocatore da Juve o meno. Non possono prendere uno qualsiasi, ma questo lo sapranno perfettamente».

Qual è il suo giudizio sulla Nazionale? Spalletti è riuscito a ritrovare la strada giusta dopo il flop Europeo?

«Si assolutamente, è una cosa che dico volentieri. Oggi la Nazionale sembra una squadra di club, perchè c’è ci sono uno spirito di sacrificio e uno spirito di collaborazione difficilmente raggiungibili da una Nazionale normalmente. Serve lavorare tutti i giorni, che la squadra diventi squadra e l’Italia ha avuto miglioramenti enormi sotto questi aspetti. Oggi credo sia ipotizzabile qualsiasi obiettivo per gli azzurri, a condizione che gli infortuni non si mettano di mezzo. Io sono molto fiducioso, ho visto una squadra che si può definire veramente squadra di calcio come normalmente una Nazionale non è. Nessun risultato potrà essere tradito, ci saranno sorprese importanti».

Si ringrazia Walter Sabatini per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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