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Salvai su Twitch: «Letto cose che non ci sono piaciute. Ieri ero sicura avremmo vinto»

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Salvai su Twitch: parla il difensore della Juventus Women. Le dichiarazioni all’indomani della vittoria sulla Roma

Cecilia Salvai, difensore della Juventus Women, parla al canale Twitch del club bianconero all’indomani della vittoria sulla Roma.

MOTIVAZIONI EXTRA – Diciamo che in questo periodo ne abbiamo sentite anche tante, noi siamo brave ma sentiamo e leggiamo e tante cose non ci sono piaciute. Perché ti toccano però quando ci toccano ci accendono i bottoni giusti e queste sono le risposte. Non dico che è il caso di continuare a scriverle però a noi non fanno piacere queste cose. Ma ci portano al fatto che poi pensiamo alla cosa fondamentale che è il campo. Quindi le cose che vengono da fuori cerchiamo di lasciarle fuori e questa squadra credo che abbia una grande maturità. Tutte le mie compagne hanno dimostrato maturità e penso che i risultati abbiamo parlato sia con l’Inter che contro la Roma.

VITTORIA – Ieri è stato un passo molto importante, già dal pranzo ho visto le facce delle mie compagne. Non penso ci abbiano sottovalutato. Siamo due squadre che si stanno giocando tanto, non penso abbiano fatto questo errore. Erano facce diverse dalle ultime gare in modo positivo. Lo leggevo nei loro occhi che la partita sarebbe andata così. Poi dal riscaldamento ho avuto la conferma. È vero che sembra strano perché pronti via e abbiamo preso gol. Ma quel gol credo abbia acceso solo la miccia. Ieri ha vinto la squadra che era più motivata e alla fine noi avevamo più da perdere. Ma non credo che la Roma abbia fatto l’errore di sottovalutarci.

ABITUDINE A VINCERE – Penso sia fondamentale, vincere aiuta a vincere. Aiuta a costruirti dentro una mentalità partita dopo partita. È bello anche che tutti se lo aspettino, è giusto sia così perché negli ultimi cinque anni abbiamo vinto noi. È una fortuna, e non bisogna dare per scontata nessuna partita. Noi anche gli ultimi pareggi li abbiamo vissuti come sconfitte.

SVOLTA CON LA ROMA – Il gol che abbiamo preso. Ci ha acceso ancora di più. In quel momento, anche se eravamo lì contro una squadra forte, ho avuto la sensazione che non l’avremmo persa. E come me anche le mie compagne. Ma ne ero certa ancora prima che iniziasse.

PARTITA CRUCIALE – Avevamo più da perdere noi, ma loro avevano tanto da guadagnare, ci avrebbero staccato di un po’.

ROSUCCI IN DIFESA – Promossa a pieni voti. Suo malgrado perché preferisce giocare centrocampista. Mi sono trovata benissimo, la partita del mio rientro con la Roma è stata con lei al mio fianco. Menomale che c’era lei. È una giocatrice molto esperta e che ha sempre voglia di imparare. Chiede consigli e si è messa a piena disposizione. Ma se non lo sai non pensi che non sia un difensore centrale. 

FASCIA – Non penso che la fascia cambi il mio modo di essere o giocare. Ovviamente averla è un onore e regala un sentimento diverso. Ma dal punto di vista del campo non mi snaturo.

CONDIZIONI PERSONALI – Non direi mai cento. Diciamo ottanta, sto crescendo. Sento ogni partita che cresco di più fisicamente. Sono fortunata a giocare tanto perché è quello che mi aiuta.

MIGLIOR GIOVANE – Una che avrà un grande futuro è Eva Schatzer, una centrocampista. Non si vede ma si vede. E ha degli ottimi esempi davanti.

NUMERO – Lo avevo scelto perché l’ho indossato per la prima volta con la Nazionale all’Europeo. Ero la più piccolina ed ero stata aggregata al ritiro pre Europeo. Alcune ragazze nel mio ruolo si erano infortunate e io sono stata convocata. Rimase quel numero, fu un’esperienza bellissima perché c’era un grande gruppo da cui ho imparato molto. Ho anche giocato quasi tutte le partite da titolare e me l’ero cavata bene. E il ventitré è anche la data in cui mi sono fidanzato con mio marito.

VACANZE DI NATALE – Avevamo pensato di andare in Svezia da Sembrant, ma abbiamo rinviato. Londra? Sono già stata un Capodanno, avevo visto anche una partita di Premier. Ero andata proprio a vedere l’Arsenal all’Emirates, è stato un incrocio di destini. Andrò a Parigi.

TRE STADI PIU’ BELLI – In cui ho giocato sicuramente l’Emirates, il Velodrome e anche San Siro. Poi mi piacerebbe giocare al Camp Nou. 

ZURIGO E LIONE – Sono due partite toste, da dentro o fuori. Teniamo la concentrazione alta e raccattiamo più energie possibili. Ci sono tanti acciacchi ma stiamo attraversando un periodo molto positivo. Tutto è possibile, ce la giochiamo.

COME STA BOATTIN – Penso bene, ha accusato un po’ di stanchezza. Credo un principio di crampi perché corre sempre tanto.

PIU’ FORTE LIONE O ARSENAL – Sono diverse. L’Arsenal ha più gioco, gioca un bel calcio. Ma da parte sua il Lione ha giocatrici molto esperte che hanno vinto tante Champions. Sarà interessante vedere come finirà questo girone. 

NUOVA JUVENTUS WOMEN – Siamo più consapevoli ed esperte, anche a livello internazionale. Ogni anno sono stati fatti degli innesti da fuori che hanno portato tanto a livello di continuità. Tutti si aspettano almeno quello che si è fatto l’anno prima. Se l’obiettivo è entrare tra le migliori otto di Europa dignifica veramente tanto. Prima della Roma dicevo a Rosucci che era la prima volta che giocavamo una partita così ad inseguire. Mi sono messa a ridere, era la prima volta in sei anni che giocavamo con sei punti di distacco.

DIFFERENZE ITALIA ED EUROPA – Il livello è diverso, soprattutto per la velocità del gioco. Anche se in Italia non ci sono più partite scontate, e i risultati lo hanno dimostrato. In Europa a volte hai davanti tante giocatrici di un altro livello concentrate nelle squadre. In Italia ce n’è solo qualcuna per squadra. A livello fisico il gap si è limato, sentivo dire che in Europa andavano più forte ma ora questo non vale più. Affrontare attaccanti forti è una sfida. 

TIFOSI – Ogni tanto ce lo diciamo. Abbiamo una tifoseria bellissima e molto rispettosa. Non cantano mai contro le avversarie ma sempre per noi. Soprattutto nelle ultime partite ne abbiamo sentite un po’ di ogni. Ma giustamente dai miei tifosi mi aspetto il tifo e non dei cori contro. Ma di solito, a parte qualche coro da censurare, quanto ci dicono qualcosa contro ci carichiamo. Loro sono la nostra arma in più.

PRIMA PARTITA CON LA JUVENTUS WOMEN – Grande emozione. E poi sembravamo delle palline impazzite, quasi come se non sapessimo giocare a calcio.

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