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Juventus post lockdown, Sarri: «Ragazzi sorridenti, io meno intransigente»
Maurizio Sarri, allenatore della Juve, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia col Napoli del post lockdown
In conferenza stampa, alla vigilia di Napoli-Juve di Coppa Italia, Maurizio Sarri ha parlato anche di come ha lavorato con la squadra dopo il lockdown. Di seguito riportate le sue dichiarazioni.
CORREZIONI DIFETTI – «Al di là di qualche partita che abbiamo sbagliato, il nostro percorso è stato buono. Tutte le squadre hanno 5-6 partite in cui non riesce nulla. Era dal ’55 che un allenatore esordiente alla Juve non faceva una media punti così. Lavorando in un ambiente in cui la vittoria è un’abitudine è tutto più difficile nell’ambiente collettivo. La vittoria non è scontata, non è la normalità ed è un evento eccezionale. Noi siamo arrivati fin qui e vogliamo trasformare questo in qualcosa di concreto. Dal punto di vista tattico non abbiamo avuto la possibilità di lavorare molto e da qui in avanti le partite saranno molto ravvicinate. Dal punto di vista mentale è stato un periodo difficile, quanto difficile dipende da caso a caso. Sono quei periodi inaspettati dalla vita in cui ti trovi davanti a qualcosa di mostruoso e inatteso. Non ne esci come prima. Hai la possibilità di diventare migliore o anche la probabilità di uscirne peggiori. Io stesso mi sono riscoperto meno intransigente con loro. Anche per il percorso che ho fatto negli ultimi mesi con loro».