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Sarri: «La Juve mi ha cercato con determinazione. Sono in un club importantissimo»

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Maurizio Sarri's first ever Juventus interview

Maurizio Sarri ha rilasciato un’intervista, parlando da nuovo allenatore della Juve dopo la conferenza stampa di presentazione

Dopo la conferenza stampa di presentazione, Maurizio Sarri è tornato a parlare da nuovo allenatore della Juve. Il tecnico toscano si è lasciato andare in una lunga intervista concessa alla società bianconera, spaziando tra diversi temi della sua carriera. Di seguito riportate le sue dichiarazioni.

JUVE – «Ho la consapevolezza di essere in un club importantissimo con una storia lunga e centenaria. Le sensazioni le danno le persone: ho visto un gruppo coeso, con grande determinazione. La società è fatta di persone coerenti e compatte. Dopo l’anno in Inghilterra volevo tornare a casa. Mentre lo pensavo mi ha cercato la Juve con determinazione e compattezza: questo mi ha colpito e mi ha fatto decidere di arrivare in questa società che fino ad un anno prima era mia nemica storica. Non puoi pensare di sconfiggere la Juve se non tiri fuori il 120%».

PREMIER – «Il livello tecnico è elevatissimo, le strutture straordinarie, così come le tifoserie. Al momento è un campionato che siamo costretti a rincorrere, sperando di tornare quelli di 20 anni fa».

ALLENATORE – «Ti rendi conto che incidi fino ad un certo punto ed è importantissima la qualità di un giocatore».

VITTORIE – «Le vittorie sono frutto di lavoro, ho un’eredità difficile. Sarrà difficilissimo ripetere i risultati degli ultimi 5 anni. La Juve a livello europeo rappresenta una delle 10 società di top livello».

STADIUM – «È uno stadio raccolto e accogliente, un po’ di concezione inglese».

SQUADRA – «Vorrei avesse delle caratteristiche della squadra di Max perché improvvisamente ti dava la sensazione che stai per perdere la gara. Avere questo tipo di capacità nel rimanere compatti nei momenti di difficoltà è una qualità troppo importante quando c’è da portare a casa punti. Non dobbiamo perdere quel 99% di positivo che c’era nella Juve di prima».

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