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Schira: «Vlahovic, ADDIO possibile! Minaccia TOP CLUB su Bremer e Yildiz, la POSIZIONE della Juve» – ESCLUSIVA

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Schira in ESCLUSIVA: «Vlahovic, ADDIO possibile! Minaccia TOP CLUB su Bremer e Yildiz, la POSIZIONE della Juve». Le dichiarazioni del giornalista ed esperto di mercato

Nicolò Schira, noto giornalista ed esperto di calciomercato, è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24.com. Ecco le sue dichiarazioni sui principali temi del momento in casa bianconera, di mercato e non solo.

“Caso” Vlahovic alla Juve, dal campo alla situazione contrattuale. Il rinnovo si fa sempre più complicato?
«Il rinnovo era complicato a prescindere dalle sue recenti prestazioni. Nel momento in cui lui guadagna 12 milioni a stagione ha un ingaggio non sostenibile per le casse di un club italiano oggi, ma di qualsiasi club. Va trovata una soluzione, ovviamente ci sta che lui non accetti di spalmare su quattro anni i prossimi due. Tradotto: lui ha 24 milioni di ingaggio, la proposta di spalmare su quattro anni a 8 milioni è stata declinata. E quindi al momento la situazione resta in stand-by, è chiaro che un grande rendimento con 25 gol potrebbe dare a Vlahovic le carte per imporre la sua linea. Viceversa, questi alti e bassi non lo favoriscono nella trattativa. Credo che oggi sia abbastanza complicato trovare un accordo per il rinnovo».

Con un contratto in scadenza nel 2026 è possibile anche un suo addio anticipato nella prossima estate?
«Se lui dovesse continuare a non brillare la Juve poi in estate, un po’ come accaduto con Chiesa, si guarderà intorno magari per prendere un centravanti forte ma dai costi più sostenibili. A quel punto Vlahovic potrebbe salutare. Dipende molto da lui: se diventa quello che potenzialmente tutti sperano, ovvero un attaccante da 25 gol a stagione, determinante, decisivo, trascinatore, allora la Juve potrebbe fare uno sforzo. Altrimenti, senza accordo per il rinnovo, non vedo soluzioni diverse dalla cessione anticipata in estate».

E Milik non si è ancora visto. La dirigenza potrebbe intervenire sull’attacco già a gennaio? Quali sono i nomi più “caldi”?
«È chiaro che se non cambia la situazione di Milik per la Juve si imporrerebbe qualche riflessione e la necessità di andare sul mercato di gennaio per prendere un altro attaccante. Onestamente è un po’ presto, sono usciti anche dei nomi un po’ esotici ma senza grossi riscontri. Anche perché la Juve ha esaurito gli slot da extra-comunitario, quindi ad esempio quello ti chiude una fetta di mercato per questa stagione. È difficile prendere uno straniero che arrivi e si ambienti subito, lo si è visto l’anno scorso con Alcaraz e Djalò. Prenderei magari un giocatore già rodato che conosce bene il nostro campionato, in prestito per sei mesi poi se fa bene lo riscatto o meno. Potrebbe essere una soluzione».

È Jonathan David il prescelto di Giuntoli? Qual è la situazione per l’attaccante del Lille?
«È presto per parlare di prescelti, siamo a settembre. Sicuramente David, se dovesse effettivamente non rinnovare con il Lille, può diventare una grande opportunità a zero. A Giuntoli piace, lo voleva due anni fa al Napoli, quindi può essere l’occasione giusta. Non ha un ingaggio elevato, è giovane e ha tutti i parametri interessanti per il nostro calcio. Sicuramente piace molto alla Juve, come piace all’Inter e ad un paio di club inglesi importanti. Piace al Marsiglia. A parametro zero può essere una bella occasione».

Kalulu sembra aver già convinto tutti. Si va verso il riscatto alle cifre concordate con il Milan?
«Se Kalulu continua così, gli è stato detto e promesso al momento dell’acquisto, che la Juve avrebbe esercitato il riscatto. Dipende da lui. Kalulu non è in discussione tecnicamente, perché molti se lo sono dimenticato ma nel Milan dello Scudetto era un titolarissimo. Difensore veloce, forte di testa, rapido, poi ha avuto tanti problemi fisici e qualcosa si è rotto al Milan. Lui può fare più ruoli ed anche per questo piace molto a Thiago Motta. Se la salute lo assisterà e continuerà così sicuramente la Juve lo riscatterà».

Per un Kalulu verso la conferma c’è un Danilo ai saluti?
«Sì, credo che siamo ai titoli di coda. L’ho anche scritto questa estate, non mi risultava che fosse un giocatore che facesse impazzire Motta. Non è più titolare ma non è più neanche la prima alternativa. Perché se manca Gatti Motta sposta Kalulu centrale e come terzino destro gli preferisce Kalulu e Savona. La sensazione è che sia un po’ ai titoli di coda. Anche perché alla Juve non conviene paradossalmente che giochi: al 50% delle presenze stagionali scatta il rinnovo automatico per un altro anno a 4 milioni netti più uno di bonus. Vedremo se già a gennaio, ma credo che in estate finirà l’avventura di Danilo alla Juve».

C’è la “minaccia” top club su Bremer e Yildiz?
«Sì, la minaccia da parte dei top club c’è sempre. Anche perché già questa estate la Juve ha detto no ad Arsenal e Borussia Dortmund per Yildiz. Offerte da 30-40 milioni, oggi la Juve non si siede per meno di 80-100 ma non lo considera cedibile. Lui è incedibile, gli è stata data la maglia numero 10 ed ha rinnovato. È considerato un pilastro del presente e del futuro. Per quanto riguarda Bremer è arrivato un altro rinnovo di contratto con adeguamento. Poi è chiaro che in Premier ci sono società importanti, di primissima fascia, che hanno messo gli occhi su Bremer, ma la Juve se lo vuole tenere stretto. Sia Motta che Giuntoli lo ritengono imprescindibile e la sensazione è che sia una delle colonne importanti. Quindi deve arrivare un’offerta di quelle monstre, da 80 milioni in su. Per la Juve sia Bremer che Yildiz sono incedibili».

Infine sulla Nazionale di Spalletti. Vede un’Italia competitiva già per i Mondiali 2026 o Euro 2028 o servirà ancora più tempo al CT?
«Nel calcio di oggi diventa difficile avere tanto tempo e tanta pazienza. Quindi iniziamo a fare bene subito in Nations League, penso che sia difficile pensare oltre il 2026. Sicuramente non va fallito l’obiettivo di andare al Mondiale, sarebbe una tragedia. Non voglio neanche pensarci, la sciagura che sarebbe saltare il terzo Mondiale di fila per l’Italia. Spalletti ha un buon materiale, ci manca un grande numero 9 e 10 rispetto alla nostra storia. Questo è un limite ma a centrocampo e in difesa secondo me siamo messi bene. Abbiamo sicuramente una squadra che può andare al Mondiale. Poi vedremo tra due anni come saremo messi».

Si ringrazia Nicolò Schira per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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