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Sconcerti attacca: «Pirlo? Gestione buona, ma parla ancora da giocatore»
Mario Sconcerti ha parlato della Juve di Pirlo, commentando la gestione del tecnico e presentando la partita contro il Porto in Champions
Mario Sconcerti è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, trattando diversi temi riguardo alla squadra di Andrea Pirlo. Il giornalista si è soffermato sul tecnico bianconero e sulla gara di Champions contro il Porto.
PORTO – «Secondo me la partita è a senso unico, non credo a grosse sorprese anche perché questa è una buona Juve. Ok, la Champions è un torneo a parte ma ha giocatori in forma, più di tutti Chiesa che fa la differenza. Non ci sono più problemi di altre partite, il Porto mi sembra modesto».
PIRLO – «Gli ottavi sono l’ultima delle eliminatorie, si trovano ancora squadre medie e il Porto è tra queste. Ormai Pirlo ha allenato per una quarantina di partite e credo si possa dire che la sua gestione complessivamente è stata buona: gli hanno dato la Juventus più strana degli ultimi dieci anni, limitata economicamente dalla pandemia ma coi problemi di dover rinnovare una squadra. Le formule d’acquisto per Chiesa e Morata non erano mai state fatte prima. Pirlo, pur senza preparazione e giocando ogni tre giorni, è riuscito a far migliorare i suoi e dare un’impronta personale. Deve semmai cambiare nelle dichiarazioni: parla ancora da giocatore più che da allenatore, dando troppo spesso responsabilità alla squadra».
CHIESA – «Non aveva cominciato nemmeno bene perché il gioco che Pirlo gli faceva fare all’inizio lo mandava a sbattere. Bravo anche Ronaldo ad accettare di spostarsi al centro, cosa che forse con Sarri non avrebbe fatto: Chiesa si è trovato definitivamente a suo agio quando sono passati a tre a centrocampo e c’era meno gente nella sua zona, il meglio l’ha dato senza Cuadrado. Quando ha la palla vedi la sua dimensione europea: diventa pericoloso in cinque secondi».
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