Aldo Serena rivela: «Ecco perché ho scelto di non fare l'allenatore»
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Aldo Serena rivela: «Ecco perché ho scelto di non fare l’allenatore»

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Aldo Serena racconta i retroscena della sua carriera: ecco le parole dell’ex attaccante che parla di Nicola Berti e della scelta di non fare l’allenatore

Aldo Serena, intervistato da Il Giornale, svela alcuni aneddoti della sua carriera. Le parole dell’ex attaccante riprese da CalcioNews24.com.

BERTI – «Subito mi stava antipatico. Io ho avuto l’educazione del lavoro: sempre teso a far bene, se sbagliavo stavo male. Nicolino, l’opposto. Dopo l’iniziale diffidenza abbiamo costruito un’amicizia terapeutica: io davo pacatezza, lui restituiva leggerezza. Ci scambiavamo esperienze. Mi portava in discoteche e locali. Io lo invitai a cena in un ristorante Hare Krishna. Dopo ha voluto una pizza».

DERBY MILANO E TORINO – «Platini, Junior, Mattaheus. Ho finito con Van Basten e Gullit. Era un calcio un po’ drogato, ma ci siamo divertiti. Anche per il contorno. Un sabato, in ritiro a Milanello, ci troviamo con un via vai di auto, persone, c’era pure l’orchestrina. Il presidente Farina aveva dato in gestione il centro sportivo a un esterno e questo, nei weekend, organizzava i matrimoni. Così la squadra andava in hotel».

FARE L’ALLENATORE – «Una volta, uscendo da San Siro dopo una brutta partita, ci siamo trovati, con Trapattoni, in mezzo ai tifosi, anche ragazzini, che insultavano il Trap. Con quello che rappresentava. Ho detto: non fa per me».

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