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Sibilia: «Spero che si possa finire la stagione con le condizioni adeguate»
Sibilia: «Spero che si possa finire la stagione con le condizioni adeguate». Le parole del presidente della Lega Nazionale Dilettanti
Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, ha parlato a TMW Radio durante la trasmissione Stadio Aperto per parlare dell’ipotetica ripartenza del calcio dilettantistico.
MOVIMENTO CALCISTICO – «Spesso le persone non sanno fino in fondo il ruolo che svolge la Lega Nazionale Dilettanti. Abbiamo dei numeri impressionanti in tutta Italia, circa 60000 squadre e 600000 partite organizzate ogni anno. Vorrei mettere questi in evidenza questi dati in un momento così difficile perché, ripartendo dal calcio di base, possiamo aiutare il paese a pensare a qualcosa di bello».
ITALIANI TESSERATI – «Mi piace evidenziare che noi esistiamo perché ci sono dirigenti di società, come i piccoli imprenditori, che ci aiutano a realizzare questi numeri. Portiamo avanti le nostre attività sportive e vorrei far capire l’importanza del calcio nei piccoli comuni. Vivo in provincia di Avellino e ogni comune qui ha una squadra. Per questo è importante rimettere in sesto, alla fine di questa tragedia, il calcio di base. Possiamo dare la possibilità di rinascere al nostro paese».
SOPRAVVIVENZA SQUADRE- «I nostri studi parlano del circa 30% di squadre che non avrebbe l’opportunità di iscriversi ai prossimi campionati: stiamo parlando di circa 18000 su 60000. Quindi riflettiamoci, perché siamo un grande movimento sportivo che può far rinascere il paese anche dal punto di vista sociale».
VALORE VOLONTARIATO SPORTIVO – «Siamo il movimento di volontari tra i più importanti d’Europa. Abbiamo collaboratori che avranno un rimborso spese, mentre i volontari lo fanno senza interesse, se non quello di portare avanti il mondo del calcio di base. Quando l’anno scorso abbiamo festeggiato i 60 anni della Lega ho visto che in ogni angolo d’Italia si ha a che fare con il nostro mondo. Siamo contenti di ciò che abbiamo fatto, e siamo tutti impegnati per poter ripartire e lasciarci alle spalle questo brutto momento».
CONCLUDERE LA STAGIONE – «Prima di tutto dobbiamo auspicare che si chiuda questo disastro che stiamo vivendo. La priorità è quella sanitaria. Con le condizioni adeguate, però, spero che si possa concludere la stagione, preferisco che il campo sia l’unico a parlare. Porterò avanti il concetto che il rettangolo di gioco è l’unico giudice rispetto a promozioni e retrocessioni».
RISPOSTA MONDO DEL CALCIO – «Vi dico che la Lega Dilettanti ha bloccato i campionati il 23 febbraio solo in alcune regioni, qualche giorno dopo abbiamo bloccato tutto. Abbiamo anticipato gli eventi, anziché seguirli. Siamo una lega compatta e coesa e sono contento del lavoro che abbiamo fatto fino a ora. Ma preferisco parlare solo di calcio dilettantistico, e non di altre leghe».
ORIGINI CALCIATORI – «Quando fummo eliminati dalla Svezia nel corso delle qualificazioni dei Mondiali, dissi che se avessimo avuto il coraggio di ripartire dai dilettanti saremmo tornati protagonisti. Mancini è un allenatore che ha valorizzato i giovani e infatti ci siamo qualificati di nuovo. Dobbiamo puntare su giovani e dilettanti».
FUTURO – «Sono presidente da circa tre anni e abbiamo ottenuto grandi risultati. Stiamo solo pensando a metterci dietro le spalle questa brutta pagina che stiamo vivendo, dopo di che avremmo modo di parlare di ciò che vorremmo portare avanti in futuro. Sicuramente ci saranno nuovi progetti».