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Spal-Juventus 0-0, le pagelle: De Sciglio convince, Alex Sandro pasticcia

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Spal-Juventus, le pagelle: De Sciglio convince, Douglas Costa prova ad illuminare, Alex Sandro pasticcione

Si interrompe al Mazza di Ferrara la striscia di dodici vittorie consecutive in campionato della Juventus: la squadra di Allegri lascia sfogare la Spal nel primo tempo ed esce sulla distanza, senza però riuscire a colpire

BUFFON 6 – Torna a casa con i guanti puliti e si risparmia un giro di lavatrice

DE SCIGLIO 7 – Prova di sostanza e persino personalità: difende con sicurezza, sgroppa in fascia e crossa, imbecca addirittura Higuain in profondità con una verticalizzazione “alla Pjanic”

RUGANI 6 – La Spal, almeno nel primo tempo, mette grande pressione al momento di impostare la manovra dal basso. Ma, con il pallone tra i piedi, concede una serata priva di grattacapi al centrale bianconero

CHIELLINI 6.5 – Se Allegri ha una certezza è che la sua colonna difensiva non stacchi mai la spina: attento, aggressivo, spigoloso. Fino a quando percepisce un problema muscolare e lascia il campo: questa sì che è una pessima notizia… (35′ st BARZAGLI NG)

ASAMOAH 6 – Gli spazi sono limitati, lui si arrabatta pur senza rubare l’occhio: comunque più convincente di Alex Sandro, anche se è lui a cedere il posto a Mandzukic nella ripresa (18′ st MANDZUKIC 5.5 – Non aggiunge nulla al fronte offensivo bianconero. Proprio come contro l’Atalanta da titolare a metà settimana…)

PJANIC 6 – Una torcia, più che un riflettore ad illuminare la manovra bianconera: orchestra palla con sicurezza, ma non inventa mai il guizzo capace di risolvere la contesa

MATUIDI 6 – Gli spazi stretti e la pressione spallina ne limitano movimenti e raggio d’azione: nel dubbio, comunque sempre meglio averlo insieme piuttosto che contro (38′ st BENTANCUR NG)

DOUGLAS COSTA 6.5 – L’unico a dare costantemente la sensazione di avere una freccia al proprio arco per colpire al cuore la Spal. Nascono dalle sue accelerazioni le (poche) occasioni pericolose, tutte però vanificate dai compagni

DYBALA 6 – Dalla sua piazzola preferita, non fa centro per una questione di centimetri. Si batte nella zona nevralgica del campo, abbassando sovente la sua posizione, senza però riuscire a lasciare il segno

ALEX SANDRO 5 – Tanto, troppo, pasticcione. L’impatto nei quattro alti è minore rispetto ai confortanti precedenti: sbaglia gli stop come gli appoggi, getta al vento le uniche due occasioni create dai bianconeri su azione manovrata

HIGUAIN 5.5 – Non il mestiere, ma la questione più antica del mondo: un po’ i compagni faticano ad arrivare dalle sue parti, un po’ questa volta è lui troppo timido nel proporre soluzioni efficaci

ALL. ALLEGRI 5.5 – La imposta lasciando spolmonare gli avversari per poi aggredirli alla giugulare sulla distanza: il progetto viene rispettato, ma manca il consueto killer instinct. A volte funziona e a volte no, ma la domanda resta la stessa: perché riesumare il 4-2-3-1 quando i meccanismi del 4-3-3 hanno dimostrato di funzionare?

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