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Fiore: «Vlahovic ha già sostituito Ronaldo» – ESCLUSIVA

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Stefano Fiore, ex centrocampista tra le altre della Fiorentina, ha parlato in esclusiva a Juventusnews24 del match di stasera al Franchi

Juve attesa questa sera dalla difficile trasferta in casa della Fiorentina, valevole per l’andata delle semifinali di Coppa Italia. Gara ostica, che sarà resa ancor più complicata dal ritorno a Firenze di Dusan Vlahovic, il cui addio a gennaio non è ancora stato del tutto digerito. Di questo, e molto altro, ha parlato in esclusiva per Juventusnews24 l’ex centrocampista viola Stefano Fiore.

Che partita ti aspetti da Fiorentina-Juventus di questa sera?

«Io sono convinto che sarà una partita bella. E poi a tenere banco ci sarà sempre il discorso Vlahovic, dell’accoglienza che riceverà e che nel bene o nel male potrebbe essere un fattore decisivo per influenzare l’andamento della partita. In ogni caso si affronteranno due ottime squadre, che giocano un calcio diverso. Abbiamo quello più pratico della Juve e l’altro più propositivo della Fiorentina. Due stili di gioco differenti tra di loro, ma entrambi redditizi. Entrambe stanno facendo una buona stagione, in particolare i viola per gli obiettivi che aveva. Quelli dei bianconeri tutti li conoscevamo, ma piano piano la squadra di Allegri si sta riprendendo».

Visti anche i recenti risultati, possiamo considerare la Juve come favorita?

«Si la favorita è indubbiamente la Juve per il potenziale che ha la rosa e per il momento che sta vivendo. I favori del pronostico li hanno tutti i bianconeri, ma devono stare attenti perchè la Fiorentina ha dimostrato di essere una squadra che non ha nulla da invidiare alle cosiddette big che la precedono in classifica».

Ti aspettavi questo impatto da Dusan Vlahovic o, invece, credevi avrebbe fatto maggior fatica nell’inserirsi nel gioco della Juve?

«Io mi aspettavo che facesse da subito bene, perchè qui parliamo di un giocatore che fa reparto da solo. Ha tante qualità, sa trascinare una squadra e a maggior ragione una squadra di grande spessore come la Juve. Poi magari non mi aspettavo che facesse così bene, ma forse quello nemmeno lui. Cambiando squadra e meccanismi di gioco poteva starci un attimo di ambientamento, ma a quanto pare non ne ha avuto bisogno. Per quello che è il suo valore assoluto lo vedo molto forte anche caratterialmente, credo abbia la sfrontatezza di superare momenti emozionalmente difficili».

Ti riferisci all’accoglienza che gli riserverà il Franchi? Come potrà reagire ad eventuali cori e fischi?

«Vlahovic rimane un ragazzo come tutti noi, quindi sicuramente vivrà di queste emozioni. Io però credo che le saprà gestire bene, anche se è molto giovane e ha poca esperienza. Questo perchè ha un gran bel carattere e lo fa vedere in tutte le sue movenze, nel suo modo di stare in campo. In qualche modo, almeno inizialmente, sarà condizionato e vuoi o non vuoi ci saranno diversi fischi a suo indirizzo, ma quando si inizierà a giocare tutto questo passerà e farà bene anche con l’aiuto dei suoi compagni».

La Juve può dire di aver trovato, se non l’erede di Ronaldo, almeno un uomo che non fa rimpiangere la mancanza dei suoi gol?

«Con la media gol che ha direi che al momento ha sostituito Ronaldo in maniera assolutamente degna, ma detto questo parliamo di due giocatori completamente diversi e imparagonabili come stili di gioco. Però Vlahovic è molto giovane e la Juve ha fatto la mossa giusta investendo così tanto su uno così bravo. Negli anni a venire farà benissimo e io gli auguro di cuore, se non di essere al livello del portoghese, almeno di assomigliargli».

Basteranno i suoi gol per completare la rimonta scudetto?

«La sensazione, guardando quelle davanti, è che la Juve possa rientrare nel discorso scudetto, guardando poi anche il calendario suo e quello delle sue rivali. Ad eccezione dello scontro con l’Inter, che comunque sarà a Torino, quelle che le stanno davanti le ha affrontate tutte. La squadra di Allegri, secondo me, continuerà a marciare a questa velocità, ma fare la corsa su tre squadre e non solo su una rende il tutto molto più complicato. Mi sembra difficile che tutte e tre crollino, nonostante il periodo di appannamento che hanno avuto anche loro riprenderanno la loro marcia. Molte indicazioni, per me, arriveranno poi anche dalla prossima giornata. La Juve ha lo Spezia in casa, mentre Napoli e Milan si affrontano tra di loro ed è in ogni caso l’occasione per rosicchiare loro qualche punto in classifica».

Quindi obiettivo quarto posto?

«Per adesso si, poi nella testa e nella mentalità non lo dicono, Ma fa anche bene Allegri a non farlo per non mettere addosso ai suoi ragazzi maggior pressione. I bianconeri arrivano da lontano e ora hanno l’obiettivo di centrare almeno la qualificazione alla prossima Champions League, poi si vedrà nei prossimi mesi se arriverà qualcosa di più».

Vedi anche la “tua” Lazio come candidata al quarto posto o è un discorso chiuso a Juve e Atalanta?

«Per la Lazio vale il discorso fatto per la Juve. I biancocelesti sono un’ottima squadra, cresciuta molto nelle ultime gare, in cui si sta iniziando a vedere la mano di Sarri. Però dopo la sconfitta col Napoli il cammino per la Champions si è fatto molto più difficile e quelle sopra di lei sono comunque Juve e Atalanta, non due squadre normali o due squadre in crisi di risultati. Tutto può succedere, ma credo sia più probabile che i biancocelesti si debbano accontentare dell’Europa League».

Tornando alla gara di stasera al Franchi, tu che hai giocato anche nella Fiorentina puoi dirci che sensazioni si provano ad affrontare la Juve? E’ davvero la gara più importante dell’anno?

«A Firenze affrontare la Juve, ma questo un po’ ovunque, è sempre motivo per metterci qualcosa in più. La Juve resta la squadra più titolata d’Italia, quella che vuoi battere sempre, quella più forte e lo dicono i numeri. Lo vediamo ogni domenica, quella contro i bianconeri è quella sfida che ti dà grandi stimoli. Con la Fiorentina c’è grande rivalità che viene da lontano e poi è proseguita con il passare degli anni. L’ambiente si carica in maniera forte e i tifosi sono pronti a spingere la viola a centrare il grande risultato. Giocare al Franchi, in queste condizioni, non è mai semplice».

Un altro che conosci molto bene e Gigi Buffon, che ha da poco rinnovato il contratto con il Parma fino al 2024. Ti aspettavi questa sua scelta?

«Se devo dire la verità, razionalmente, ti avrei risposto di no. Ma per chi conosce Gigi, e io lo conosco da quando era un ragazzino, non ci si può stupire più di nulla. Ci si aspetta di tutto
da lui. Quando ha firmato per il Parma un anno fa ho pensato lo avesse fatto per riportarlo in Serie A e poi magari chiudere la sua carriera così. Salvo rimonte clamorose, però, gli emiliani faranno fatica a salire di categoria e forse questo “insuccesso” lo ha spronato nel cercare di riprovarci ancora e quindi di conseguenza allungare la sua carriera. Ma finchè se la sente, Gigi può continuare a giocare quanto vuole».

Si ringrazia Stefano Fiore per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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