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Stendardo: «Ronaldo è insostituibile, la Juve se n’è accorta» – ESCLUSIVA

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Stendardo: «Ronaldo è insostituibile, la Juve se n’è accorta. Juve forte e competitiva, ma al di sotto delle aspettative» – ESCLUSIVA

Guglielmo Stendardo è intervenuto ai microfoni di JuventusNews24 per fare il punto sulla situazione in casa bianconera, tra risultati maturati sul terreno di gioco e vicende extra campo degli ultimi giorni. Tanti anche gli intrecci con l’Atalanta, squadra in cui il difensore ha militato per ben cinque stagioni. Di seguito le sue dichiarazioni.

La Juve è riuscita a rialzare la testa vincendo sul campo della Salernitana. Può essere la tanto attesa gara della svolta?

«Quella di Salerno era una partita da vincere ad ogni costo contro una squadra in grande difficoltà. La Juve credo abbia fatto il suo conquistando una vittoria molto importante e che potrebbe restituire anche quelle certezze che negli ultimi tempi la squadra aveva un po’ smarrito. Io penso che la Juventus sia una squadra forte e con un organico competitivo, ma che almeno in campionato stia facendo meno rispetto a quelle che erano le aspettative della società e di tutti i tifosi».

Pensa che le vicende extra campo degli ultimi giorni possano avere ripercussioni sulle prestazioni dei bianconeri?

«Io mi limito a guardare il campo. Essendo un giurista penso che i processi si facciano nei tribunali e credo che una squadra come la Juventus non debba farsi condizionare dalle voci esterne. I giocatori devono rimanere concentrati sul campo, quello che succede all’esterno non deve condizionare gli aspetti tecnici e tattici di una squadra forte come la Juventus».

La Juve riuscirà a trovare la tanto agognata continuità di prestazioni e risultati?

«Io credo che il problema sia proprio questo: il punto è vedere se questa squadra riesca a trovare la continuità. Non solo per quanto riguarda i risultati ma anche nelle prestazioni. Io penso che alla Juve manchi Cristiano Ronaldo, diciamoci la verità. Manca un attaccante da 30 gol a stagione, perché poi è quello che fa la differenza. La Juve ha cambiato tanto: ci sono molti giovani ma ha mantenuto un’ossatura importante e un leader, di nome Chiellini, che quando manca si sente tanto la sua assenza. È una squadra che ha patito l’assenza di Ronaldo e questo la penalizza: nonostante crei tante occasioni, in termini di finalizzazione non è la Juve che eravamo abituati a vedere negli anni scorsi».

E Vlahovic potrebbe risolvere questi problemi in attacco?

«Vlahovic è un giocatore fortissimo. È giovane e sicuramente ha margini di miglioramento importanti. Però io penso che un conto è giocare alla Fiorentina e un altro giocare alla Juventus, che è una squadra che deve lottare sempre per il massimo ed essere tra le prime posizioni in tutte le competizioni a cui partecipa. Vlahovic fa parte di quei giovani talentuosi che il nostro campionato sta mettendo in mostra. Sicuramente può essere un elemento utile».

Zapata in passato è stato nel mirino della Juventus. A suo modo di vedere potrebbe essere un rinforzo importante per questa squadra?

«Quello di Zapata è sicuramente un profilo di ottimo livello, un giocatore fortissimo e che sta facendo molto bene all’Atalanta. Se perdi però Cristiano Ronaldo difficilmente lo puoi andare a sostituire con un altro attaccante. Bisogna trovare un giocatore che possa garantire almeno quei 20-25 gol a stagione perchè alla Juve serve un attaccante così».

Alla luce dei risultati ottenuti sin qui pensa che i bianconeri possano ancora dire la loro per lo Scudetto?

«Siamo alla sedicesima giornata di campionato e tutto può succedere, ma la vedo dura per la Juve perchè la distanza con le prime è veramente netta e recuperare così tanti punti non è semplice».

Quali sono secondo lei le squadre più attrezzate per vincere il titolo?

«Per lo Scudetto vedo Napoli, Milan e Inter. Il Napoli sta facendo molto bene, il Milan è una squadra che ha subito infortuni ma sta riuscendo a mantenere sempre un buon rendimento. L’Inter si è riconfermata una squadra forte nonostante sia orfana di un attaccante di spessore come Lukaku».

L’Atalanta può rientrare tra queste?

«L’Atalanta è una squadra forte che sta confermando tutto il suo valore. Rispetto all’anno scorso sta facendo anche meglio. Hanno perso giocatori forti ma potranno ancora lottare per grandi obiettivi».

Dopo l’estate magica vissuta in Nazionale è diventato uno dei punti fermi dell’Atalanta di Gasperini. Pessina sarebbe un buon rinforzo per la Juventus?

«Pessina è un giocatore importante, che studia e sa usare anche la testa oltre ai piedi. È un ragazzo che stimo molto e che, nonostante il piccolo infortunio da cui sta recuperando, tornerà protagonista nell’Atalanta. Per le sue caratteristiche potrebbe sicuramente fare gola a tante altre società».

A proposito di Italia: riuscirà la truppa di Mancini a portarci al Mondiale? Lei è fiducioso?

«Io sono fiducioso. L’importante è recuperare gli infortunati (Verratti e Spinazzola su tutti) e ritrovare il Jorginho dell’Europeo. A quel punto potremmo dire la nostra. Abbiamo due ostacoli importanti: la Macedonia e poi eventualmente il Portogallo. Saranno due sfide importanti e bisogna capire a marzo come ci arriveremo, ma io sono fiducioso perché il gruppo di Mancini ha dimostrato soprattutto all’Europeo di avere grandi qualità. Ovviamente contro queste due squadre dovremo avere anche degli episodi favorevoli perché in queste partite così secche è necessario che la dea bendata sia dalla nostra parte. Me lo auguro perché la squadra di Mancini merita questo e altro».

Kean potrà favorire la risalita in classifica della Juventus e dare una mano alla nostra Nazionale?

«Noi in Italia diciamo tanto che dobbiamo investire sui giovani, di farli giocare e poi non lo facciamo. Io mi auguro che Kean, così come tanti altri giovani, possano avere più spazio perchè è importante per la loro crescita. Kean è un giocatore fisico ma anche molto bravo tecnicamente, veloce e potente. Sicuramente può fare bene in questa Juve».

Si ringrazia Guglielmo Stendardo per la disponibilità e la cortesia dimostrata in occasione di questa intervista.

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