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Szczesny su Twitch: «Perin è il portiere più forte di Europa, il gol di Gatti ci ha dato entusiasmo»

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Wojciech Szczesny, portiere della Juventus, si racconta in un’intervista al canale Twitch del club bianconero: le sue parole

Wojciech Szczesny, portiere della Juventus, si è raccontato così in un’intervista concessa al canale Twitch del club bianconero.


PARATA PIU’ BELLA E PORTIERE PREFERITO «Perin è il portiere più forte in Italia e in Europa. A me è piaciuta la mia doppia parata al doppio rigore al Mondiale. Quel torneo a cui l’Italia non si qualifica mai… Tutti gli juventini con me? Per forza ero l’unico. No scherzo c’era Rabiot».

COMPETIZIONE IN ALLENAMENTO «Non vinco perché sono un buon amico. Quando giochiamo le partitine Perin fa l’arbitro. Dà rigori, fuorigiochi quando non gli piace un gol. È per quello che rosico, non perché perdo».

FILIPPI E ORSINI – «Non facciamo complimenti a Filippi che poi arriva col petto gonfio domani in allenamento. I clean sheet sono merito di Tommaso Orsini che è un grande professionista».

COMPAGNO CHE NON VORRESTI COME AVVERSARIO «Non sono d’accordo con loro che dicono Di Maria. Non vorrei mai affrontare Kostic e Gatti che lo prenderei a schiaffi. Oltre a Paredes per le risse».

PAREDES E DI MARIA CAMPIONI DEL MONDO «Noi siamo usciti con loro. Era la famosa partita in cui ho parato il rigore a Messi, non so se ricordate. Quando sono uscito poi ho iniziato a supportare i miei compagni. Ero contento della vittoria dell’Argentina anche per Paulino Dybala. Avevo più amici nell’Argentina che nella Francia».

MODELLO DI INFANZIA E INIZI «Non era Buffon ma Peter Schmeichel. Io guardavo tanto la Premier più che la Serie A. Io ho iniziato a otto o nove anni. Io volevo fare l’attaccante ma facevo schifo. Volevo giocare a calcio e qualcuno vedendo che ero alto mi han detto di provare a fare il portiere. Quando ho fatto la prima parata ho capito. Anche se tornerei ora a fare l’attaccante. Ma quando sei giovane e capisci di essere più bravo degli altri in qualcosa ti dà fiducia e autostima. Per me era l’unica cosa che sapevo far bene».

PRIMO GOL– «Sono salito un paio di volte su corner. Ma ci sarà un motivo se faccio il portiere».

CHIAMATA DELLA JUVENTUS «Non me la ricordo, me l’ha detto il mio procuratore. Avevo un anno di contratto con l’Arsenal, avevo fatto il prestito alla Roma. Quando ho sentito che c’era la Juve ho detto ‘eccomi’».

EFFETTO DEI TROFEI«Più che al museo è stata la prima partita allo Stadium con la Juve. Nello spogliatoio sono segnati tutti i trofei, lì capisci l’importanza di questo club».

PERIN«Mattia è stato bravo a trovare un buon parrucchiere, perché i capelli sono cambiati tantissimo».

SIVIGLIA – «Quel gol di Gatti è fondamentale più che per il risultato per energia e entusiasmo che ora abbiamo. È la partita più importante dell’anno. È l’unico trofeo che abbiamo a disposizione, sarà bellissimo. Proveremo a prenderci la finale di Budapest».

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