Tacchinardi: «Locatelli un mix tra me e Conte. Allegri lo impieghi così»
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Tacchinardi: «Locatelli un mix tra me e Conte. Allegri deve farlo giocare così»

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Alessio Tacchinardi parla del possibile acquisto di Locatelli: ecco le parole dell’ex centrocampista della Juventus

Alessio Tacchinardi, a La Gazzetta dello Sport, parla di Manuel Locatelli obiettivo della Juventus.

LOCATELLI«È un giocatore che si incastra perfettamente, perché non c’è nessuno che abbia le sue caratteristiche. Ha un bel palleggio ma anche la capacità di andare in verticale, che manca ad Arthur, Rabiot, Ramsey e Bentancur. E mi pare pronto di testa: passa un mondo fra giocare per arrivare in Europa League, e se non va bene ci proviamo la volta dopo, e giocare per una squadra che al primo pari finisce al centro del casino. È proprio un gioco diverso».

LOCATELLI CON ALLEGRI «Io credo che renda meglio in un centrocampo a due, cucendo il gioco e con quattro uomini offensivi davanti. E’ un mix tra Tacchinardi e Conte: messo basso non è come me, non recupera cento palloni e fa legna, messo da mezzala non è Antonio, che si buttava dentro, ti giravi e non lo vedevi più. Se dovesse giocare a tre penso che Allegri lo piazzerebbe più davanti alla difesa».

ITALJUVE – «Cherubini è un direttore sportivo top, è “avvelenato” in senso buono, affamato come Allegri. Con la società ha capito di dover recuperare lo spirito Juve che negli ultimi due anni vedevo meno. Lo si fa anche passando per uno zoccolo duro italiano. Il cordone ombelicale che parte da Chiellini e Bonucci non deve staccarsi. Le fortune di tutte le squadre vincenti, non solo della Juve, sono state costruite sui blocchi. E nella squadra in cui giocavo io noi italiani trainavamo, gli stranieri erano la ciliegina».

BONUCCI CHIELLINI «Quei due sono dieci anni che hanno un rendimento incredibile. L’Europeo dà ancora più autostima, carisma e mentalità. Bonucci è un fenomeno, Chiellini è un mostro, De Ligt è un giocatore stratosferico che l’anno scorso ha reso un po’ meno. Non so quante squadre possono contare su tre così. Un po’ mi è dispiaciuto che sia partito Demiral, che Allegri avrebbe esaltato, ma capisco che avesse voglia di giocare e abbia lasciato poche scelte sul mercato».

JUVE FAVORITA – «L’Inter alla fine farà una squadra forte, Marotta sa quello che fa e metterà a posto tutto. Ma la Juve ha il desiderio, lo si capisce dalle parole di Bonucci, di tornare a essere la prima. Negli ultimi anni cercava un po’ troppo di essere bellina, deve essere feroce».

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