Tacchinardi: «La Juve del Derby si sarebbe giocata lo scudetto col Napoli» – ESCLUSIVA

Tacchinardi: «La Juve del Derby si sarebbe giocata lo scudetto col Napoli». L’intervista esclusiva all’ex centrocampista

La Juventus si è riscoperta entusiasta e più che ambiziosa che mai dopo la vittoria nel derby della Mole. Alessio Tacchinardi fa la tara alle velleità bianconere in esclusiva su JuventusNews24.com.

Dritto per dritto: la Juventus, con la penalizzazione attuale, può pensare di rimontare fino alla zona Champions?
Sono convinto che la Juve al completo abbia la forza per vincerle tutte, ma deve preparare ogni partita come fosse una finale. Serve mettere la quinta, non spegnere e riaccendere il motore. Quest’anno ha fatto cinquanta punti, ma sono ancora pochi per la squadra che oggi ha a disposizione Allegri. Sembra che qualcosa sia scattato nella testa dei giocatori, quel qualcosa deve esserci sempre. Basta saliscendi, basta disconnessioni e basta lesinare. Hai già cannato in pieno la Champions, ci vuole una svolta alla stagione. 

Può arrivare dall’Europa League?
Può vincerla ma è dura. In Europa ci sono squadre che vengono ad azzannarti e che hanno un gioco veramente veloce. E non parlo del Nantes: quella partita neanche va presa in considerazione. Come ha sottolineato Marchisio hai eliminato i tredicesimi della Ligue 1. Ho sentito tifosi della Juve entusiasti dire: ‘Voliamo agli ottavi’. Tanto di capello ma hai superato un playoff di Europa League.

Ma la Juve del Derby avrebbe potuto pure fare la guerra al Napoli?
Secondo me non sarebbe stata così lontana. Tralasciamo la penalizzazione, sarebbe al massimo sette-otto punti e il campionato sarebbe ancora vivo e aperto. Io ne ho vinti e persi con un simile gap. Saresti stato a contatto e avresti messo pressione al Napoli. E se poi loro ne sbagliavano una… 

Fagioli sta alla Juve come Pedri e Gavi al Barcellona?
Non scomodiamoli, va ancora lanciato definitivamente e allora poi potrebbe essere. Sono contento della grandissima partita che ha fatto nel derby, a tratti ha trascinato la squadra. Credo che ora lui si senta importante per la Juve e quindi rende meglio. Sta facendo quello step mentale che si può fare solo in un big in cui devi lottare per il posto ogni giorno. Lo vedo più arrembante, più maturo: la sua crescita è simile a quella fatta da Tonali lo scorso anno al Milan. Deve avere la voglia per crescere ogni giorno, io ricordo Vieri che non sapeva stoppare un pallone e in quatto mesi è diventato un campione clamoroso migliorando ogni giorno. E Nicolò mi sembra già forte forte. 

Per Paredes nel derby invece è arrivata una bocciatura pesante
È un giocatore particolare, non so se l’esclusione nel derby sia dovuto a scelte tecniche o motivazionali. Ha sempre dato quello che ha, per me è un grande professionista e buon giocatore. Però non andava preso quest’estate, la Juve era già coperta a centrocampo. 

A proposito di centrocampo: Rabiot è rinato
È maturato, c’è chi lo fa prima e chi lo fa dopo. Si è sempre visto che aveva i mezzi, grande lo diventi quando fai settantadue partite buone su ottanta. E lui ora ha trovato grande continuità

Pogba farà ancora la differenza?
Uno dei mie giocatori preferiti, sembra uno dei Bronzi di Riace. Nel derby è entrato e si è divertito, si vede che ha qualcosa di diverso. Gli sono bastati venti minuti per dare entusiasmo a tutti. È un atleta mostruoso, deve dimostrare di essere ancora Pogba e alla Juve può farlo. L’unico dubbio che ho è sulla tenuta fisica visto quanto accaduto al Manchester. 

Dubbi su Vlahovic invece ne ha?
Ha solo bisogno di giocare venti metri più su e di avere più palloni. E poi un’altra cosa: credo che un po’ di competizione interna gli possa far bene. Kean è cresciuto molto mentalmente e magari alternarlo di più potrebbe accendere qualcosa nel serbo. Certi giocatori hanno bisogno di questo per rendere al meglio. 

Si ringrazia Alessio Tacchinardi per la disponibilità mostrata in occasione di questa intervista