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A tavola con la Vecchia Signora: il benessere è servito

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Seguire l’esempio dei calciatori per stare bene e in forma. La salute comincia dal piatto e salute significa felicità

Saranno le festività pasquali, in cui ci siamo concessi qualche prelibatezza (e chilo) in più; sarà l’arrivo della primavera, con la temuta prova costume all’orizzonte; sarà l’acquolina delle semifinali di Champions… sarà quel che sarà, ma oggi mi va di parlare di cibo e benessere. Ovvero del cibo che apporta benessere, non solo al corpo, ma anche alla mente. Del resto già i latini sostenevano “mens sana in corpore sano”, intuendo che la salute del corpo è importante per una piena attività mentale. Per cui fare sport, stare in movimento, magari all’aria aperta e magari con un amico, è un vero toccasana anche per l’umore.

Poi noi siamo tutti juventini e, in quanto tali, amanti dello sport. Quante volte ci sarà capitato di notare un po’ di “appesantimento” nei nostri beniamini bianconeri e magari mettere in relazione la pancetta a una loro prestazione un po’ fiacca. I giocatori seguono una dieta personalizzata e bilanciata, che tiene conto del fabbisogno energetico e proteico, della quantità di vitamine e sali minerali commisurata allo sforzo fisico. Certo che però se sgarrano, pure loro mettono su qualche rotolino e si infiacchiscono. Mica sono dèi.

E allora, proviamo sinteticamente a capire cosa sia meglio mangiare per evitare rotolini e infiacchimenti vari. Noi, che pure dèi non siamo e che abbiamo tutto da imparare dalla dieta dei calciatori. Innanzitutto, dobbiamo preferire prodotti freschi di stagione, che non abbiano subìto trattamenti di conservazione e che mantengano intatte le loro proprietà nutritive, meglio se consumati con condimenti leggeri, che non coprono i sapori. Meglio ancora se i prodotti sono biologici, quindi non trattati con sostanze chimiche pericolose per la salute e per l’ambiente, e a chilometro zero, esenti da chissà quali viaggi per arrivare sulle nostre tavole. Gli alimenti da mettere al primo posto sono senza dubbio quelli di origine vegetale, non solo per un discorso “animalista”, ma perché presentano una tale varietà e qualità che si prestano alle ricette più stuzzicanti e fantasiose. Con un bassissimo apporto calorico. Anche sostituire alcuni cibi animali con i loro “cugini” vegetali fa parte delle sane abitudini: è solo questione di tempo ma, una volta compresi gli innumerevoli benefici, vedrete come vi abituerete in fretta e volentieri. Altra sana abitudine è quella dei prodotti integrali, da preferire agli omologhi raffinati: non lasciatevi incupire dal colore più scuro e pensate che dietro a quell’aspetto meno “attraente” (ma è davvero così? perché io, invece, penso che i cibi integrali siano bellissimi, oltre che buonissimi) c’è una pillola di benessere. Altra cosa da ridurre gradualmente sono le bevande gassate e zuccherate, che gonfiano lo stomaco e si depositano via via su fianchi, glutei e altre zone-a-rischio-accumulo. Bevete semplicemente acqua, tanta acqua, il vostro corpo ve lo chiede, senza abituarvi al gusto di altre bevande, che a poco a poco vi fanno perdere il piacere della semplicità e della naturalezza.

Ecco la prima pillola di cibo e benessere, da ingurgitare a volontà. La Vecchia Signora, nonostante l’età, ci tiene alla linea e alla salute. Che, di norma, vanno a braccetto.

 “È bene, nella vita come ad un banchetto, non alzarsi né assetati né ubriachi” (Aristotele)

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