Thiago Motta Juve, rivoluzione alla Continassa. Intensità, dialogo e
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Thiago Motta Juve, rivoluzione alla Continassa. Intensità, dialogo e pallone: in 7 giorni ha cambiato TUTTO

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Prima settimana da allenatore della Juve per Thiago Motta. Il tecnico ha già portato un’aria nuova all’interno della Continassa

Una settimana per prendersi la Juve, perché Thiago Motta aveva le idee chiare già dal primo giorno. Sbarcato alla Continassa il 7 luglio, ha avuto un immediato impatto positivo su staff e giocatori, ma anche all’esterno su ambiente e tifosi.


Il tecnico è rimasto impressionato dal centro sportivo bianconero e lo ha confidato a tutti, in particolare a Lilian Thuram che accompagnava il figlio Khéphren. “Questa è la prima cosa che ho detto. Bellissimo”, le parole del tecnico classe 82 all’ex difensore francese. Ma Thiago Motta non si è limitato ad apprezzare le strutture, da buon perfezionista ha chiesto un book fotografico di tutte le persone che lavorano alla Continassa. Per non perdersi nemmeno una faccia.

L’allenatore si è presentato col sorriso ma anche una gran voglia di iniziare a lavorare, e ha voluto approfondire la conoscenza con ogni singolo dipendente della Juve. Cercando di compattare al massimo l’ambiente per stabilire un rapporto empatico e di fiducia. Dopo i primi giorni dedicati all’organizzazione, Thiago Motta e il suo staff sono entrati nel vivo della preparazione ed è subito balzata all’occhio l’intensità delle sedute. I primi report parlano di giocatori stremati dopo le prime sedute, per via di un’intensità ai massimi livelli, e di recuperi ridotti al minimo.

In prima fila ad arringare il gruppo c’è il preparatore atletico Simon Colinet. La sua voce tuona fortissima in ogni allenamento e non molla un attimo la presa sui giocatori: “Subito. Non c’è più riposo. Subito”, queste le parole ripetute più volte da Colinet durante le esercitazioni. L’attenzione è maniacale e gli 8 uomini dello staff bianconero vigilano costantemente su tutti gli aspetti del gruppo. Anche lo stesso Thiago Motta non perde un secondo di vista i suoi ragazzi, e spesso si avvicina singolarmente ai calciatori per consigli e spiegazioni più approfondite. Bastone e carota, perchè alla base del lavoro c’è sempre un dialogo diretto nel quale chiede con grande minuzia cosa pretende.

Un’altra grande novità portata dal tecnico classe 82 e dal suo staff riguarda il coinvolgimento dei portieri negli esercizi di manovra. Michele Di Gregorio, Mattia Perin e Carlo Pinsoglio fanno le stesse esercitazioni offensive e di possesso palla che fanno i compagni, per migliorare il gioco con i piedi e la sintonia con il reparto difensivo.
Poi i tre portieri si spostano nella zona a loro dedicata dove ricevono le indicazioni di Iago Lozano e di Alfred Doussou Yovo. Quest’ultimo cura proprio l’aspetto tecnico del tocco con i piedi di Di Gregorio, Perin e Pinsoglio.

I portieri bianconeri non sono più separati in casa ma vivono attivamente ogni momento dell’allenamento, esattamente come i giocatori di movimento. Tant’è che lo stesso Thiago Motta, durante un esercitazione, si è intrattenuto con Mattia Perin per dargli delle indicazioni in tempo reale.

Mentre dopo la prima sessione del 10 luglio, si è seduto a bordo campo per parlare con Manuel Locatelli e Hans Nicolussi Caviglia, a testimonianza del fatto che il dialogo con i giocatori è una costante. Thiago Motta intende responsabilizzare i suoi giocatori che devono essere abili a leggere i momenti delle partite. Per questo motivo, fin da subito, vuole dare le indicazioni giuste per essere già pronti per l’inizio del campionato.

Adesso si entrerà sempre più nel vivo della preparazione visto che in settimana sono attesi Vlahovic, Kostic e Szczesny. Mentre il 20 luglio, giorno della partenza della Juventus per Herzogenaurach, si aggregheranno Cambiaso, Gatti e Fagioli. Chiesa, invece, sarà assente poiché si sposerà e raggiungerà la squadra solo il 22 o il 23 luglio. Infine, sarà il turno di Douglas Luiz, Bremer, Danilo e Yildiz che saranno al Jtc dopo la tournée in Germania.

L’aria in casa Juventus è cambiata, Thiago Motta ha portato entusiasmo a tutto l’ambiente, ma ha stabilito anche nuove regole e una cura dei dettagli altissima. I giocatori sanno che c’è sempre qualcuno che li osserva, e queste prime settimane saranno determinanti per dare una prima impressione al nuovo tecnico.


Niente è lasciato al caso, un aspetto che riporta all’estate del 2011 quando in bianconero arrivò Antonio Conte, e una nuova intensità negli allenamenti mai vista prima. Il duro lavoro quasi sempre porta al successo, e questa è la strada scelta da Thiago Motta per riportare la Juventus in vetta, sperando di ripercorrere le orme in panchina di Antonio Conte.

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