Thuram Juve, da papà Lilian a Khéphren: storia di un amore già scritta. Per la gioia di Thiago Motta
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Thuram Juve, da papà Lilian a Khéphren: storia di un amore già scritta. Per la gioia di Thiago Motta

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Thuram Juve, da papà Lilian a Khéphren: storia di un amore già scritta. Per la gioia di Thiago Motta che avrà un centrocampo top

Dopo Douglas Luiz e Di Gregorio la Juve ha piazzato il colpo Khéphren Thuram. Se l’anno scorso, visto il poco tempo e le esigue risorse economiche a disposizione,  Giuntoli era riuscito a portare  a Torino solo Weah, in questo mercato estivo il Football Director sta facendo faville. Sarà poi il campo a dire se i nuovi arrivati riusciranno a imporsi, ma la qualità delle trattative portare avanti da Giuntoli è innegabile.

Douglas Luiz è stato uno dei migliori centrocampisti dell’ultima Premier League ed è arrivato con il sacrificio di due giovani talenti come Barrenechea e Iling-Junior e un esborso economico non eccessivo. Di Gregorio è stato eletto miglior portiere dell’ultima Serie A e, considerato il rapporto qualità-prezzo, può essere ritenuto a tutti gli effetti un affare di mercato. Il colpo Thuram, invece, è stato finanziato dalla cessione di Kean alla Fiorentina. Ed è stato proprio il giovane figlio d’arte a far emozionare, più degli altri due, il popolo bianconero nelle ultime ore.

Sono passati 23 anni da quando papà Lilian si trasferì dal Parma alla Juve per 63,9 miliardi di vecchie lire. Nel 2001 il francese era considerato uno dei migliori difensori al mondo e aveva in bacheca già un Mondiale vinto da protagonista (con tanto di doppietta in semifinale alla Croazia) e un Europeo. Ma veniva anche da una stagione non positiva al Parma. Alla Juve, insieme ai vari Ferrara, Montero, Cannavaro, si è rilanciato giocando ad ottimi livelli fino al 2006.  E l’anno del suo arrivo a Torino alla corte di Lippi concise proprio con la nascita di Khéphren

Il nuovo centrocampista della Juve ha quindi iniziato fin dai suoi primissimi giorni di vita a respirare aria e ambiente bianconero. La Juve gli scorreva nel sangue e le dichiarazioni rilasciate nella prima intervista ai canali ufficiali del club hanno raccontato una storia di un amore già scritta. Nella frase “essere qui è una cosa che sogno da piccolo” si è percepita tutta l’emozione di un giovane che approda per la prima volta in un top club. E che vuole imporsi ai massimi livelli. Come? Seguendo l’esempio del papà. Che lo ha accompagnato in questa scelta e anche nella prima giornata vissuta da giocatore della Juve, tra l’incontro con Giuntoli, Thiago Motta e lo “zio” Pessotto.

L’insegnamento di Lilian al fratellino di Marcus, “ora rivale” dell’Inter, è arrivato forte e chiaro: “Mi ha detto che la Juve è un grande club, il più grande d’Italia, per lui il più grande del mondo. Mi ha detto che qui, quando giochi, è per vincere. Sempre”. Il DNA Juve è già scritto nel DNA dell’ex Nizza che aveva come idolo juventino Ibrahimovic e che sarebbe potuto diventare bianconero già a 17 anni. Forse però quello non era il momento adatto per lui. E così la Juve decise di rimandare il suo arrivo a Torino di qualche stagione, lasciandogli il tempo giusto per maturare senza troppe pressioni. Fino a qualche mese fa, quando è tornata alla carica. E, approfittando del fatto che tra un anno sarebbe andato a scadenza di contratto, è partita all’assalto. Trovando in Thuram una porta spalancata: «La prima volta che mi ha contattato giocavo al Monaco, ero diciassettenne. Non sono venuto qua, sono andato al Nizza. Sono rivenuti quest’anno ed ero molto contento. Per me è il club più grande d’Italia. Quando la Juve ti contatta si dice sicuramente si».

Thuram garantirà a Thiago Motta e al centrocampo forza fisica, tanta corsa, abilità nel recuperare palloni ma non solo. Khéprhren è anche un giocatore bravissimo a giocare il pallone e nel dribbling. Con le sue lunghe leve, poi, è capace di ribaltare l’azione in pochi secondi, riuscendo a rendersi pericoloso anche in zona tiro. Con lui in campo Douglas Luiz avrà quindi spazio e libertà di inventare e di legare il gioco tra centrocampo e attacco. Sapendo di avere le spalle ben protette. La coppia di nuovi centrocampisti assortita da Giuntoli fa la felicità di Thiago Motta e dell’idea di gioco che intende portare alla Continassa. Il colpo Koopmeiners sarebbe la ciliegina della torta di un mercato che come primo obiettivo aveva proprio di quello di rivoluzionare la zona mediana dopo anni di immensa difficoltà a livello di reparto e di singoli. E che, fin qui, ha colto nel segno.

Da Lilian a Khéphren: il sottile filo che lega la famiglia Thuram alla Juve. E ora, come Thiago Motta ha detto chiaramente al figlio d’arte, “è ora di giocarsela“.

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