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Tifosi del Cagliari in rivolta contro la Juve: ecco la loro lettera aperta
Lo sfogo del tifo cagliaritano è apparso sui social network pochi giorno dopo la sfida disputata sabato contro la Juve
Sembrava tutto finito ma, evidentemente, non era così. Nel match di sabato sera andato in scena alla Sardegna Arena, infatti, la curva nord cagliaritana si era resa protagonista di un episodio spregevole: verso la fine del primo tempo, il centrocampista della Juventus Blaise Matuidi era stato preso di mira con cori ed insulti a sfondo razziale, tant’è che lo stesso giocatore francese l’ha segnalato al direttore di gara Calvarese il quale, tuttavia, ha scelto di non sospendere la partita.
Il seguito: dalle scuse della società alle ingiurie dei tifosi
Il giorno seguente, la Società Cagliari Calcio decise di esprimere ufficialmente le scuse nei confronti di Matuidi, condannando in maniera decisa ogni forma di razzismo e le scuse sono state prontamente accettate dal centrocampista della Juventus. Tale stretta di mano, tuttavia, non è bastata a placare l’ira dei tifosi del Cagliari, scossi ancora dalla sconfitta patita sul campo. Attraverso una lettera aperta postata nei giorni scorsi sui social network, infatti, i tifosi rossoblù si sono rivolti alla Juve con toni molto offensivi, dichiarando (o più probabilmente, inventando) inoltre che quei cori erano stati fatti sottoforma di dissenso per i falli commessi contro il difensore della formazione isolana Romagna.
La lettera aperta: la vera discriminazione è contro la Juve
Ecco, quindi, il testo completo della lettera scritta dai tifosi cagliaritani in aperta polemica contro la Juventus.
“Siete un Organismo Giuridicamente Modificato, al di sopra delle regole, impermeabili alle nuove tecnologie, immuni da qualunque istinto di lealtà sportiva.
Siete diseducativi per una intera generazione di bambini, fuorvianti per i giovani calciatori. Il vostro motto è sempre stato “Juventini non si nasce, si diventa”. Per far parte del vostro club occorre dimostrare di saper gioire di vittorie come queste, di considerare tutto ciò un normale dibattito acceso dalla comunità sportiva.
Noi non ne saremo capaci, apparteniamo a due comunità diverse, nella nostra si vince e si perde, nella nostra vince il migliore. In una serata come queste si chiede scusa, consapevoli di averla fatta grossa. Parlate di razzismo quando ne siete i fautori, tentando di nascondere i vostri misfatti e le porcate di ieri come se vorreste spazzare la polvere e nasconderla sotto un tappeto! L’euforia che esibite al termine di una partita (rubata) del genere é la cifra di quanto artificiale e sbrigativa sia la vostra educazione sportiva.
Ammainate le bandiere, tenete giù lo sguardo, state facendo danni, da ieri, da anni…anzi da sempre!!
Ci vediamo a maggio, noi con i nostri valori ci salveremo e andremo a testa alta, voi con le vostre regole e i vostri “furti” farete un nuovo record di cartone! Forza Cagliari”C