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Tifosi Juve, distanti ma uniti: Mary e il suo “Bar Nuovo”
Tifosi Juve, distanti ma uniti: Mary e il suo “Bar Nuovo” di Formignana, Ferrara. La rubrica che ascolta e racconta le storie del popolo bianconero
Lei si chiama Mary Mazzoni ed è la titolare del “Bar Nuovo“, un piccolo bar di paese a Formignana, in provincia di Ferrara. Il suo allegro e accogliente locale dall’11 marzo è momentaneamente chiuso, al pari di tutti quelli della regione. Il Coronavirus ha privato l’affezionata clientela delle sue colazioni e, ci dice lei, “gli spritz! Credo che insieme al caffè siano la cosa che più manca a Ferrara!“.
Di sicuro mancano normalità e serenità: «Siamo chiusi in casa e sentiamo anche la mancanza di quei familiari che non vivono con te. Speriamo che tutto si sistemi». In attesa di tempi migliori abbiamo scambiato due chiacchiere anche sulla Juventus, la sua grande passione. Perché: «nel mio bar la domenica, o quando c’è la Champions, si guarda solo la partita... E quando ce ne se sono diverse in contemporanea… Si guarda quella che dico io: cioè quella della Juve! (ride ndr)».
Ciao Mary, intanto come stai vivendo questa situazione dal punto di vista lavorativo e personale?
«Avevamo già registrato un calo negli ultimi giorni, poi l’11 abbiamo chiuso come da normative vigenti. La situazione purtroppo è questa. Gli unici negozi aperti sono quelli di prima necessità, devi adeguarti a meno che tu non faccia consegne a domicilio. Speriamo che riescano a debellare questo virus, che ci facciano tornare alla nostra vita normale. Siamo chiusi in casa e sentiamo anche la mancanza di quei familiari che non vivono con te. Speriamo che tutto si sistemi».
Che tipo di bar è il tuo? Il classico “Bar Sport”?
«Parliamo sicuramente di sport, ma solo con determinati clienti. Il mio è un bar di paese, vengono anche le persone con i bambini. Poi chiaramente la domenica, o quando c’è la Champions, si guarda solo la partita… E quando ce ne se sono diverse in contemporanea… Si guarda quella che dico io: cioè quella della Juve! (ride ndr)».
Ti manca la tua clientela?
«Assolutamente sì. Noi siamo un bar di paese, la nostra clientela è assolutamente fissa. Con alcuni in questi giorni ci siamo sentiti su Facebook, sono quelli con cui ho rapporti più stretti. Proprio stamattina una ragazza mi ha scritto dicendo che le manca la nostra colazione. Spero tanto che abbiano voglia di tornare quando riapriremo, ma penso di sì essendo clienti affezionati».
Mancherà anche il rito del caffè agli italiani in questo periodo…
«Credo che a Ferrara i caffè e gli spritz siano la cosa che più manca in assoluto. Per il caffè ormai quasi tutti hanno la macchinetta ma non è la stessa cosa».
Hai in mente qualche evento speciale per la riapertura?
«Non ho ancora pensato a nulla. La scadenza dovrebbe essere il 25 marzo, ma sicuramente verrà procrastinata. Anche perché la gente continua a restare a casa…».
Da tifosa: come la vedi questa Juventus di Sarri?
«Bisogna darle tempo. Hanno cambiato allenatore e giocatori. A me Sarri non piace ma se la società ha visto qualcosa in lui è giusto che ci sia fiducia anche da parte di noi tifosi. Sinceramente non trovo sia un personaggio che rappresenti la Juventus, però bisogna dar modo ai giocatori di comprendere il suo modo di giocare. 6-7 mesi non bastano, serve più tempo».
Chi è il tuo preferito tra i bianconeri?
«Lasciando stare Dybala e Ronaldo, che sono di tutti, ho un debole per Bonucci. Ha una faccia da schiaffi, lo adoro. Anche quando è andato al Milan e tutti lo insultavano, continuava ad essere il mio preferito».
I tuoi clienti sono tutti della Juve? Non c’è qualcuno della Spal?
«Diciamo che la Spal è anche la mia seconda squadra, la seguivo pure quando era in Serie B o in Serie C. Qui da noi le persone più anziane sono più spalline, ma ci sono anche milanisti e interisti. Io però tifo Juve».