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Toni: «Tra Osimhen e Vlahovic scelgo Vlahovic, vi spiego»
Toni: «Tra Osimhen e Vlahovic scelgo Vlahovic, vi spiego». L’ex attaccante mette a confronto i bomber di Napoli e Juve
Toni in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha messo a confronto Osimhen e Vlahovic alla vigilia di Napoli Juve.
OSIMHEN E VLAHOVIC A CONFRONTO – «Osimhen e Vlahovic sono due veri numeri nove, completi, sanno segnare i tanti modi e l’hanno dimostrato anche in questo periodo. Il giocatore del Napoli, tornato dalla Coppa d’Africa, ha realizzato già 5 gol in 3 partite. Dusan nel 2024 ha fatto meglio di tutti. Tra i due, se proprio devo scegliere uno come bomber puro, vado su DV9 perché in area non ha davvero punti deboli, può farti male in ogni modo».
COLPO DI TESTA – «Osimhen stacca altissimo e riesce a rimanere a lungo sospeso in aria: è una vera forza della natura. Vlahovic è più strutturato, ma nelle capacità di colpire di testa e indirizzare non è da meno del nigeriano. Possiamo ritenerli alla pari in questa particolare caratteristica».
TECNICA – «A livello tecnico hanno ancora margini per crescere e migliorare. Soprattutto nel trattamento palla a terra. Forse Dusan mantiene un filino più il controllo quando è in possesso, per questo possiamo dargli mezzo voto in più».
ACROBAZIA – «Sono bravi allo stesso modo, niente da dire. L’anno scorso Osimhen ci ha fatto vedere alcune reti al volo davvero eccezionali, ma pure Vlahovic è bravissimo in certe soluzioni balistiche non semplici».
PROFONDITA’ – «Nell’attacco alla profondità in pochi hanno la gamba e la furia del centravanti del Napoli. E’ forse il suo punto di forza in assoluto. Dusan lo fa bene, ma Victor ha semplicemente un’altra gamba e scatta di continuo, per questo vado con lui senza grandi dubbi».
GIOCO DI SQUADRA – «Osimhen è migliorato parecchio grazie a Spalletti che lo ha reso un attaccante più associativo rispetto a quello che era arrivato dal Lille. Credo però che l’opera non sia completata e il nigeriano possa crescere ancora nelle connessioni con i compagni. Anche Vlahovic per me non è ancora un punto di riferimento fatto e finito nel gioco della squadra, sebbene oggi abbia qualcosa in più del rivale».
FASE DIFENSIVA – «Nel calcio moderno la pressione parte propria dalla prima punta, non è più come una volta. Osimhen, anche per la sua esuberanza fisica, in questo senso lavora di più rispetto a Vlahovic. Poi ovviamente è anche una questione di che tipo di pressing porta la tua squadra, ma dire che nella fase difensiva Victor sia leggermente avanti».
LEADERSHIP – «Caratterialmente e tecnicamente entrambi hanno tutto per essere trascinatori in campo e nello spogliatoio- Vlahovic mi pare abbia un po’ limitato alcuni attacchi di nervosismo del passato e sia ora più maturo anche negli atteggiamenti. La differenza, però, sta tutta nello scorso campionato: Osimhen ha già vinto uno scudetto da leader, capocannoniere e stella di un Napoli incredibile, mentre a Vlahovic manca ancora un trofeo prestigioso in bacheca. In sostanza Victor è già stato trascinatore di una squadra vincente, Dusan al limite lo potrà essere».
CONCLUSIONI – «Osimhen è un classe 1998, Vlahovic ha addirittura due anni in meno. Sono giovani e possono salire ancora di livello. A oggi il fatto che il nigeriano abbia già vinto gli fa avere quel mezzo in più che prescinde dalle mere considerazioni tecniche. Anche quando si parla di valutazioni sul mercato credo occorra tenerne conto. Ho letto che nel contratto di Osimhen c’è una clausola da 130 milioni. Ecco, ci fosse qualcosa di simile per Dusan si avvicinerebbe a quella cifra, ma forse sarebbe un pelo otto. Vedremo che succederà negli anni a venire. Vlahovic come potenzialità potrebbe, a mio parere, diventare anche più forte di Victor».