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Juve, col Torino sarà il derby di Vlahovic e Chiesa? Per la Champions servono i loro gol

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Juve, col Torino sarà il derby di Vlahovic e Chiesa? Per la Champions servono i loro gol. La “difesa goleador” non basta più

Vlahovic e Chiesa hanno timbrato entrambi il cartellino la settimana scorsa nella semifinale di andata di Coppa Italia contro la Lazio, rimanendo poi a secco con la Fiorentina dove è stato Gatti a regalare 3 punti vitali per porre fine alla crisi della Juve in campionato. Ma per raggiungere al più presto l’obiettivo della qualificazione in Champions League c’è bisogno che i due principali attaccanti di Allegri ritornino a segnare con più regolarità. A partire dal derby di domani col Torino.

Dopo l’1-0 alla Viola la Vecchia Signora ha dimostrato ancora una volta di avere una difesa “goleador”. Quello di Gatti, infatti, è il gol numero 11 trovato da un giocatore del reparto arretrato. Le reti dell’ex Frosinone, di Bremer, Cambiaso, Rugani e Danilo hanno permesso alla Juve di incamerare bene 17 punti su 62. Un’enormità. In attacco, invece, tolto Vlahovic c’è il deserto. Kean è ancora a secco. Yildiz è fermo a quota 1 in campionato e 2 in Coppa Italia. Milik, ora infortunato, ha segnato 6 gol di cui una tripletta in Coppa. Chiesa ha timbrato il cartellino 8 volte in totale.

Fino a questo momento è successo solo 4 volte che Vlahovic e Chiesa riuscissero ad andare in gol nella stessa partita. Troppe poche per una squadra come la Juve che spesso ha potuto fare affidamento sulle perle del bomber serbo, meno del campione italiano. Lo scorso anno l’ex Fiorentina fu decisivo proprio contro il Torino nel derby d’andata giocato allo Stadio Olimpico Grande Torino vinto di corto muso per 1-0. Vlahovic, insomma, sa come far male ai “rivali” storici della Juve. Al ritorno, invece, Allegri si impose 4-2 allo Stadium, ma non andò in gol nessun attaccante. A decidere il derby furono infatti le reti di Cuadrado , Danilo, Bremer (gol da ex) e Rabiot. Il 7 ottobre scorso i bianconeri si imposero 2-0 grazie a Gatti e Milik che domani non ci sarà.

La “difesa goleador” della Juve fino a questo momento della stagione ha fatto miracoli sia per proteggere la porta di Szczesny e Perin che colpire i portieri avversari. Alla fine dei conti, in una partita delicata e importante come quella di domani, l’importante per Allegri sarà come sempre ottenere i 3 punti per dare continuità alle 2 vittorie di fila e tenere lontane le inseguitrici Bologna e Roma. Ma proprio in vista del calendario molto complicato che attende la Vecchia Signora da qui fino a fine stagione, si fa impellente la necessità che Vlahovic e Chiesa ritrovino in fretta e il più frequentemente possibile la via del gol. Il gioco proposto dall’allenatore di certo non li aiuta, così come la scarsa qualità del centrocampo.

Archiviata sul nascere l’ipotesi tridente, la coppia scelta da inizio anno da Allegri dovrà quindi fare del suo meglio per trovare la giusta sintonia in campo, aiutarsi a vicenda e segnare. Al contempo sarà fondamentale che Kean si risvegli dal torpore e che Yildiz possa avere un po’ di minutaggio in più per dimostrare il suo valore e ripetere le gesta compiute tra fine dicembre e gennaio, in attesa del rientro di Milik. I segnali che hanno lanciato Vlahovic e Chiesa nell’ultimo periodo sono positivi e incoraggianti. Da domani col Torino in poi, però, servirà qualcosa in più, specialmente in fase realizzativa. Prima per conquistare la qualificazione in Champions. Poi per sognare la Coppa Italia.

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