Ultrà Juve, Agnelli: «In atto nei nostri confronti comportamenti ricattatori»
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Ultrà Juve, Agnelli: «Messi in atto nei nostri confronti comportamenti ricattatori»

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Ultrà Juve: è stata pubblicata dal Corriere della Sera la deposizione di Andrea Agnelli datata 14 febbraio

Il Corriere della Sera ha pubblicato questa mattina la deposizione presentata il 14 febbraio scorso alle 17.30 dal Presidente Andrea Agnelli davanti al pubblico ministero di Torino Chiara Maina e ai poliziotti della Digos. Parlando come persona informata, è intervenuto sulle presunte estorsioni degli ultrà ai danni del club bianconero, che aveva denunciato i fatti in Questura il 19 giugno 2018. Di seguito le dichiarazioni riportate.

CURVA – «In curva si entra a proprio rischio e pericolo, particolarmente nel settore centrale. Non saranno tutti delinquenti i tifosi della curva, ma certamente ci sono una serie di capi ultrà che hanno potenzialità delinquenziali: Toia, Grancini, Mocciola».

DENUNCIA – «Nel 2018, alla luce degli eventi, vista l’evoluzione della situazione e in ragione della collaborazione che abbiamo sempre avuto con la polizia di Stato, abbiamo deciso in perfetto accordo con i miei collaboratori di presentare denuncia. Per lasciare prova scritta, cosa che fino al 2016 non era mai successo».

RICHIESTE – «Certamente io sono sempre stato consapevole che i gruppi ultrà, con una serie di comportamenti minacciosi e violenti, sono in grado di danneggiare e quindi ricattare la società. Talora con richieste anche non particolarmente violente, siamo stati costretti ad aderire alle medesime, sapendo delle possibili conseguenze negative come cori e altre condotte, che possono comportare squalifiche o chiusura della curva».

COMPORTAMENTI – «I gruppi ultrà, attraverso lo strumento della responsabilità oggettiva nel diritto sportivo, possono mettere in atto e hanno messo in atto nei nostri confronti e anche in quelli di altre società di serie A i comportamenti ricattatori che ho descritto».

PAIRETTO – «Se Pairetto ha avuto rapporti diretti con questi gruppi non lo so, io non ho avuto rapporti con gli ultrà dall’inizio di questa vicenda, dal 2018».

FRANZO – «Conosco Franzo lui non ha un ruolo formale, è un sounding border, in italiano lo definirei un consigliere. Franzo sarà entrato nell’ambiente Juventus da 4 o 5 anni. Quello che posso dire è che è un personaggio noto a tutti, da sempre. Ci si rivolge a lui come esperto di curva».

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