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Urbano (ex ds Novara): «Vi racconto Barbieri! La Juve lo ha strappato all’Atletico» – ESCLUSIVA
Urbano (ex ds Novara): «Vi racconto Barbieri! La Juve lo ha strappato all’Atletico». Le parole del dirigente in ESCLUSIVA
Orlando Urbano, ex difensore cresciuto nelle giovanili della Juve, è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24.com. L’ex bianconero ci ha raccontato Tommaso Barbieri, vissuto da Urbano da direttore sportivo del Novara. Ecco le parole dell’ex ds.
Che effetto le ha fatto vedere Barbieri esordire da titolare in Serie A con la maglia della Juventus?
«Fa ovviamente piacere ed è un orgoglio. Perché Tommaso è un ragazzo eccezionale, di grande educazione ed intelligenza. L’ho già sentito telefonicamente e gli ho fatto i complimenti per il suo debutto in Serie A. Lui è nato nel settore giovanile del Novara e già dalle giovanili aveva delle caratteristiche superiori rispetto agli altri calciatori».
Avendolo vissuto da vicino da giovanissimo, se lo aspettava?
«Sì. Come hai detto io ho avuto la fortuna di poterlo osservare per un anno e mezzo. Tommaso è un ragazzo molto concreto, di poche parole e tanti fatti come credo piaccia ad Allegri che ieri lo ha premiato. Ieri ha anche avuto un buon esordio, ha subito dimostrato personalità e di non aver paura del grande salto. Noi notammo subito le qualità di Tommaso e lo portammo in prima squadra molto giovane».
Che giocatore e ragazzo era? Ha qualche aneddoto sulla sua prima esperienza al Novara?
«Io ho conosciuto un ragazzo molto serio ed applicato anche da giovanissimo. Quello che mi stupisce di lui è la tranquillità con cui gioca sulla fascia, una zona complicata, nonostante l’età. Noi a Novara lo avevamo notato fin da subito e si è meritato la maglia da titolare e un ruolo da protagonista. Tommaso riusciva a trasmettere serenità anche ai compagni, sta dimostrando grande personalità».
Ci può raccontare la trattativa per il suo passaggio alla Juventus?
«Personalmente sono contento che sia stato acquistato dai bianconeri e di aver concluso quella trattativa, perché in quel periodo lo stava trattando anche l’Atletico Madrid. Tutte le big italiane lo avevano cercato e avevano espresso la volontà di cominciare una trattativa. Tutti insieme poi, per il giocatore e per le casse del Novara, abbiamo scelto la Juventus. A Novara aveva già giocato in Serie C con continuità e alla Juve, tramite la Next Gen, il legame con la Prima Squadra è stato diretto».
Ritiene che anche lui sia pronto per il grande salto in pianta stabile in prima squadra dalla Next Gen?
«Assolutamente sì. Lo ha dimostrato ieri, ha avuto un buon esordio nonostante la sconfitta dei bianconeri. Tommaso sicuramente non ha sfigurato facendo vedere di avere tutte le carte in regola, fisicamente e tecnicamente, per starci. Può essere una buona alternativa di Cuadrado in questo finale di stagione, per lui è un’occasione imperdibile di ulteriore crescita».
Da ex Juve, invece, come giudica il ko col Sassuolo? La squadra di Allegri può e deve fare di più in determinate partite?
«Penso che non bisogna fare grandi drammi. Durante la stagione ci sta qualche scivolone soprattutto se consideriamo il cammino della Juventus che è di primo ordine. Non farei dei processi per questa sconfitta, sicuramente la squadra di Allegri potrebbe fare qualcosa in più. Ma io reputo solo sul piano del gioco, magari più corale. I punti conquistati sul campo sono già tanti».
Ritiene Allegri l’uomo giusto per la Juventus del presente e soprattutto del futuro?
«Ad Allegri va dato atto che ha ripreso in mano una situazione che poteva essere confusionaria per tutti i processi e le voci extra-campo. Quindi chapeau per il lavoro svolto finora. Per quanto riguarda il futuro, ecco a me piacerebbe vedere una squadra un po’ più coraggiosa soprattutto dal punto di vista offensiva. Non so se la proprietà gli darà ancora fiducia, non sono io a doverlo dire, ma finora ad Allegri dal punto di vista dei risultati non si può imputare nulla».
Infine, sul “caso” Vlahovic: qual è a suo giudizio la causa della crisi del bomber serbo?
«Secondo me paga un po’ il poco gioco corale a livello offensivo. Necessita assolutamente di essere servito in determinati modi, lui ha doti indiscusse ed è individualmente uno dei più grandi attaccanti d’Europa. Evidentemente è poco sfruttato e dispiace, perché si parla di crisi di Vlahovic ma va sfruttato sicuramente meglio. A mio avviso è una punta eccezionale».