Hanno Detto
Vieri: «Che delusione il 5 maggio! Schiero così la mia Italia dei sogni»
Christian Vieri ha parlato del suo passato, tra il campo e i gossip: ecco le dichiarazioni dell’ex attaccante della Juve
Christian Vieri ha rilasciato un’intervista a 7, settimanale del Corriere della Sera.
LIPPI – «Gli devo il salto di qualità a livello professionale. Mi ha fissato in testa la cultura del lavoro, spiegandomi come arrivare al top, e restarci. E voglio ricordare pure “Ciso” Pezzotti: a fine allenamento mi teneva ore sul campo a migliorare la tecnica».
UOMO GOSSIP – «Voi giornalisti eravate degli schifosi. Io avevo un caratteraccio, non andavo d’accordo con voi, questo è vero. Raccontavano che uscivo la notte, e pure questo era vero. Ma non firmi un gol a partita se non ti alleni seriamente. E a 26 anni che faccio? Sto a casa? Mi divertivo quando potevo, ma sempre lontano da ogni pericolo. E in alcuni casi se ne sono dette di cose senza senso… Voglio allora ringraziare Marco Materazzi, che nel suo libro mi ha raccontato così: “Bobo era il primo ad arrivare al campo per gli allenamenti, e l’ultimo ad andarsene”. Questo conta. Non c’erano i social a quei tempi, quindi erano critiche che non potevo contrastare in maniera adeguata. E allora la gente si faceva idee sbagliate».
I PIU’ GRANDI – «Ronaldo il Fenomeno il più grande con il quale abbia giocato. Baggio il più grande calciatore italiano».
NAZIONALE DEI SOGNI – «Sistema 4-2-3-1: Buffon in porta; Zambrotta, Cannavaro, Nesta e Maldini in difesa; Di Biagio e Pirlo in mezzo al campo; Totti, Roberto Baggio e Del Piero a supporto di Vieri».
DELUSIONE – «A livello calcistico il 5 maggio. Abbiamo dato tutto ciò che potevamo dare, è stata una fiammata impossibile da descrivere. Ne sono uscito a pezzi».