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Vignola: «Allegri si nasconde ma la Juve è da Scudetto. Verona? Occhio alle sorprese» – ESCLUSIVA

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Beniamino Vignola, doppio ex di Juve-Verona, è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24: ecco che cosa ha detto

La Juve riparte dal match casalingo contro il Verona, in programma questa sera allo Stadium. Chi questa sfida l’ha vissuta da entrambe le parti è Beniamino Vignola, doppio ex, che ha così parlato in esclusiva ai nostri microfoni.

Come giudica questo inizio di stagione della Juve?

«E’ stato un inizio buono, se non contiamo ovviamente il passo falso col Sassuolo. Io credo che questo avvio di campionato sia stato buono, ha ritrovato giocatori importanti e penso che potenzialmente Allegri abbia una squadra che può dire la sua in maniera molto importante in questa Serie A».

Allegri continua a parlare di qualificazione alla Champions, ma la sua squadra è comunque attaccata a quelle di testa. Qual è il vero obiettivo della Juve?

«Allegri vuole rimanere nascosto e ha ragione a farlo. I bianconeri escono da un lungo periodo fatto di traversie societarie, ma io credo che il tecnico sappia bene cosa ha in mano e soprattutto credo sarà una stagione che, senza coppe, ma giocando solamente il campionato, con grandi prospettive. La squadra può sicuramente vincere lo Scudetto, se la giocherà con le due milanesi e il Napoli».

Che squadra è invece il Verona?

«Verona partito bene all’inizio, ha capitalizzato i sei punti fatti nelle prime due giornate, che mi auguro faranno la differenza a fine stagione. Dopo però, avendo una rosa non molto pronta per un campionato come quello di Serie A, è finito in difficoltà. Però consideriamo anche che ha giocato contro squadre importanti, settimana scorsa ha perso col Napoli e ora c’è la trasferta in casa della Juve».

Che partita si aspetta faccia la squadra di Baroni?

«Sicuramente è una partita dove normalmente le squadre non fanno molto conto di prendere punti, ma la situazione è critica e cercheranno di portare a casa qualcosa. Giocare a Torino con la Juve è sempre un’impresa quasi impossibile, ma il calcio riserva sorprese ed è bello per questo. Bisogna sbagliare poco e lasciare il meno possibile la palla all’avversario».

Per chi tiferà Beniamino Vignola?

«Io non la guardo, accenderò la televisione solo quando sarà finito tutto e e poi lì vedrò cosa è successo. Io sono nato a Verona e la mia città è questa, mi farebbe piacere se la squadra riuscisse a prendere un punticino, però i più grandi risultati della mia carriera li ho ottenuti con la Juve. E’ una partita strana, qualsiasi risultato mi andrebbe bene».

Capitolo mercato, chi prenderebbe per rinforzare questo centrocampo?

«De Paul. Lo abbiamo visto bene con l’Argentina, ma anche con l’Udinese è stato uno importante, così come all’Atletico. E’ un giocatore di grande esperienza, e con la squalifica di Fagioli c’è sicuramente un problema di numeri, ma ci sono giocatori che possono giocare benissimo in questa Juventus. Poi se subentrano gli infortuni nel corso dell’anno…».

Che idea si è fatto del caso Fagioli?

«Sono cose difficili da valutare quando succedono. Noi ex calciatori ci sentiamo in imbarazzo per quello che abbiamo fatto, non si dovrebbero mai vedere certe cose. Quindi un giocatore giovane come Fagioli certi errori non dovrebbe commetterli. Però sono ragazzi come si dice, quindi queste cose succedono. Mi dispiace molto per lui».

Rinnoverebbe il contratto di Rabiot in scadenza a giugno?

«Quest’anno è stato un rinnovo importante dal punto di vista dell’immagine. La Juve non vuole giocare solo di rimessa a quanto pare, ma fare le cose fatte bene e la sua conferma è un segnale importante. Prevedere il futuro è difficile, ma vediamo cosa succede».

Considera eccessive le critiche all’indirizzo di Locatelli?

«Io ho sempre visto in lui un ottimo giocatore di prospettiva. Poi è chiaro a tutti che non ha i colpi da effetto speciale, ma è comunque un giocatore molto lineare, uno che secondo me la Juve fa bene a tenersi stretto».

Si ringrazia Beniamino Vignola per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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