Esclusive

Virdis: «Cagliari Juve, ho un nome. Lui sarà decisivo» – ESCLUSIVA

Pubblicato

su

Pietro Paolo Virdis, doppio ex di Cagliari-Juve, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni in vista della gara di questa sera

Dopo il ko nel Derby d’Italia contro l’Inter, la Juve torna in campo questa sera in casa del Cagliari. Bianconeri a caccia dei tre punti per blindare la zona Champions, contro una squadra che però ha assoluto bisogno di una vittoria per allontanarsi dalla zona calda della classifica. Di questo e non solo ha parlato, in esclusiva per Juventusnews24, il doppio ex della gara Pietro Paolo Virdis.

Che partita si aspetta di vedere questa sera?

«La Juve si è resa protagonista di un buon campionato, mentre il Cagliari ha bisogno di punti per centrare la salvezza. Sarà una partita molto importante, ma allo stesso tempo non sarà decisiva. E’ vero che le contendenti di entrambe sono lì vicino, ma ci sono ancora in ballo punti per rimediare in caso di scivoloni».

Come spiega il rendimento altalenante tenuto dal Cagliari negli ultimi tempi? La Juve, dal canto suo, risentirà della delusione della sconfitta contro l’Inter?

«Tutte e due hanno inevitabilemente qualcosa da perdere. Gli obiettivi sono diversi, ambiscono a diversi traguardi. Il Cagliari non sta vivendo un momento facile, ma è una cosa che va avanti da tempo. Il periodo negativo ora è tornato, sono ritornate anche le difficoltà però non c’è tempo per disperarsi. La Juve a poco a poco è risalita da una situazione che sembrava complicata e bene o male sta lottando per i traguardi che si era prefissata a inizio anno. Non penso risentirà dell’ultima sconfitta, mi aspetto una pronta reazione».

Parlando di obiettivi, la vittoria della Coppa Italia e il quarto posto basterebbero ad evitare l’etichetta di fallimentare per la stagione dei bianconeri?

«Quando sei alla Juve è normale che se lotti per quelle posizioni è sempre un fallimento, tutto l’ambiente vuole arrivare davanti ogni anno, ma questa stagione è stata di transizione. La squadra stra attraversando un periodo di crescita, sono state fatte scelte, valutati dei giocatori… Il prossimo anno sono sicuro che parleremo di una Juve diversa da questa».

Quali sono i giocatori ai quali la Juve dovrà prestare maggior attenzione? E allo stesso tempo, da quale calciatore bianconero si aspetta la giocata decisiva?

«Nel Cagliari nessuno in particolare ma perchè la forza è nel gioco di squadra. I rossoblù invece devono temere ovviamente Vlahovic. Il ragazzo sta facendo molto bene, ha dimostrato di essere un giocatore dotato di grandi capacità. Non sta segnando molto ultimamente ma il valore dell’attaccante non si può discutere».

La convincono i moduli più offensivi sui quali sembra avere intenzione di puntare Allegri?

«Sono delle soluzioni molto interessanti, ma tutto dipende dall’equilibrio che la squadra riuscirà a tenere in entrambe le fasi, soprattutto con gli avversari magari di più alto livello. Allegri si sarà accorto ora che per la squadra che ha è meglio spostare il gioco subito in avanti, saltando il centrocampo e non impostando solo dalla difesa. Si sarà convinto ad andare in attacco e ha delle frecce importanti per poterlo fare».

Frecce tra cui Dybala e Morata. Il primo lascerà sicuramente a fine stagione, mentre lo spagnolo è in dubbio: qual è il pensiero di Virdis sulle loro situazioni?

«Sono tutti e due ottimi giocatori, poi è logico che in questi casi si tratti di accordi economici. Specialmente per quanto riguarda Dybala la Juve avrà fatto i suoi calcoli, prima di decidere per una soluzione così drastica. Poi ora si parla tanto di dove andrà Dybala, di cosa faranno i bianconeri in attacco ma è complicato parlarne. L’argentino in ogni caso rimane un calciatore validissimo, che purtroppo nelle ultime stagioni ha avuto qualche alto e basso di troppo. Gli infortuni ne hanno condizionato il rendimento e credo abbiano inciso anche sulla decisione presa dalla società».

La convince il profilo di Raspadori come possibile sostituto di Dybala?

«Io non credo che Raspadori sarebbe il sostituto di Dybala. Adesso se ne sta parlando tanto, è un giocatore che sta iniziando piano piano a venire fuori. Ha già messo in mostra ottime qualità al Sassuolo, specialmente in questa stagione. E’ chiaro però che passare dai neroverdi alla Juve non sarebbe affatto facile, bisognerà vedere come reagirà all’impatto con un club di livello più alto».

Da settimane si parla tanto di un possibile passaggio di Bellanova alla Juve l’anno prossimo. E’ un giocatore pronto a compiere un salto del genere in una big?

«Lo conosco poco e non mi sbilancio troppo su di lui, ma da quello che ho potuto osservare mi sembra un prospetto molto interessante. E se la Juve ti mette gli occhi addosso qualche motivo c’è sempre».

Ci svela qualche retroscena legato al suo passaggio alla Juve dal Cagliari? So che inizialmente lei non era così felice di lasciare l’Isola.

«E’ stato raccontato di tutto, ma la verità è che ero un ragazzo di 20 anni che voleva rimanere a giocare a Cagliari per almeno un’altra stagione dopo aver fallito la risalita in Serie A. Giocammo gli spareggi ma poi rimanemmo giù, ero solo un ragazzo che voleva portare ancora in alto la squadra a cui teneva. Nessun problema con la Juve, perchè qualunque offerta fosse arrivata la mia decisione sarebbe stata la stessa. Vale per i bianconeri, come per l’Inter o per il Milan. Poi a Torino direi che si, ho vissuto di alti e bassi, ma anche perchè ho avuto diversi problemi fisici che mi hanno condizionato. E poi quel rifiuto non mi ha sicuramente aiutato nell’ambientamento».

Chi è la favorita per lo scudetto?

«Stiamo vedendo una bella lotta finalmente. Ci sono diverse squadre che giocano per uno stesso obiettivo, non più solo una che scappa e mi piace questo equilibrio. E’ tutto aperto, quelle tre davanti sono tutte forti e hanno avuto picchi con alti e bassi. Non c’è chiarezza, penso resterà tutto in bilico fino all’ultima giornata. Dubito ci sarà una fuga da parte di qualcuno proprio ora».

Come vede, invece, la lotta retrocessione? Il “suo” Cagliari alla fine riuscirà a salvarsi?

«E’ durissima, io sono coinvolto col cuore e il fatto che il Cagliari sia ancora a rischio non mi lascia certamente tranquillo. Può farcela ma anche lì è un discorso tutto ancora aperto. Può succedere di tutto nelle prossime gare».

Per la lotta al quarto posto possiamo invece dire che la Juve è la favorita? Le altre squadre riusciranno a superare quella di Allegri?

«Direi di si. A questo punto, e con il vantaggio che ha accumulato fin qui, la Juve è la squadra favorita nella lotta ad un posto per la Champions League. Attenzione però dietro, dalla Roma alla Fiorentina sono tutte ancora in gioco. L’Atalanta si riprenderà e poi la Lazio è una squadra pericolosa».

SI RINGRAZIA PIETRO PAOLO VIRDIS PER LA CORTESIA E LA DISPONIBILITA’ DIMOSTRATE NEL CORSO DI QUESTA INTERVISTA

Exit mobile version