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Vlahovic si scopre LEADER e TRASCINATORE: il suo “uragano” si abbatte anche su Lipsia. Ora si aprono due SCENARI
Vlahovic si scopre LEADER e TRASCINATORE: dopo Genova il suo “uragano” si abbatte anche su Lipsia. Ora si aprono due SCENARI
Quando la strada si fa più ripida bisogna pedalare con ancora più insistenza per arrivare alla propria meta. È quello che ha fatto Dusan Vlahovic in questi ultimi giorni: 2 gol nelle prime 6 partite della stagione con annesse critiche fino a sabato pomeriggio, 6 gol in 8 gare dopo il triplice fischio della sfida di Lipsia di ieri sera. No, non è un fantastico piano da provare a realizzare. È la semplice (si fa per dire) e pura realtà attorno a un Vlahovic che, con quel carattere e quella determinazione che da sempre lo contraddistinguono, si è di fatto scoperto leader e trascinatore di un gruppo sì giovane ma già parecchio affamato.
Un DV9 così è proprio tutto ciò che serve alla Juventus. Prendete una serata come quella di ieri ad esempio: marcato stretto dalla coppia Orban-Lukeba (non una novità per le difese che si trovano a fronteggiare il 9 bianconero), per il serbo 37 tocchi in tutta la partita e soltanto 3 tiri verso lo specchio della porta difesa da Gulacsi, 2 due quali trasformati in gol. Ecco, se Vlahovic fa questo scatto e riesce a trasformare in oro anche quei pochi palloni che gli gravitano attorno allora la Juve può davvero iniziare a sognare in grande. A maggior ragione se si riflette sul fatto che questa squadra è oggettivamente ancora un cantiere aperto e soltanto con il passare dei mesi (almeno questa è la speranza di Thiago Motta e di tutto il popolo juventino) potrà iniziare a “girare” con una velocità e una precisione nel fraseggio ancora maggiore.
Vlahovic ha spiccato il volo: il suo “uragano” (questa l’emoji utilizzata dal serbo nei due post Instagram per le due doppiette realizzate a Marassi e alla Red Bull Arena) si è abbattuto sulle difese di Genoa e Lipsia. Le prossime avversarie sono già avvisate ma tutto passa da lui: diventare una volta per tutte leader assoluto di questa squadra o continuare con un percorso di crescita così lento e balbettante da innescare tutta una serie di critiche? Inutile dire cosa si aspetta lui e tutto il mondo Juve.