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Vucinic: «Roma-Juve alla “volemose bene”? Dubito…»

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L’attaccante montenegrino, doppio ex dell’imminente incontro tra Roma e Juve, analizza la sfida dell’Olimipico e ricorda i suoi trascorsi. Le parole di Mirko Vucinic

Indimenticabile Mirko Vucinic. Il doppio ex di Roma e Juventus, prossime avversarie in campionato, si è concesso in una bella intervista a Leggo. Ecco le parole dell’attaccante montenegrino.

ROMA-JUVE – «Mi sono trovato molto bene sia a Roma che a Torino. Vinca il migliore. Anche se un punto andrebbe benone a tutti. Partita all’insegna del volemose bene?
Ma no, Roma-Juve è sempre Roma-Juve. Il pareggio non è già scritto, anzi. Lo stadio strapieno spingerà le squadre a dare il meglio. All’Olimpico c’è sempre un grande tifo».

LEGGE DELL’EX – «Di nuovo in gol un ex Roma? La legge del calcio dice così, all’andata toccò a Benatia, ma Allegri può contare su tanti campioni. Anche la Roma ha un organico importante, a cominciare da Dzeko, il protagonista della stagione giallorossa».

RICORDI – «Per quanto riguarda la mia esperienza in giallorosso, oltre ai successi in Coppa Italia e Supercoppa, non scorderò mai i 10 mila tifosi che si sono presentati a Trigoria per consolarci dopo l’uscita dagli ottavi di Champions contro l’Arsenal. E poi, a livello personale, la mia doppietta al Chelsea, per una vittoria che ci serviva come il pane. Quanto alla Juve, troppo facile, scelgo il primo anno di Conte: segnai il primo dei due gol al Cagliari nella partita che ci consegnò lo scudetto».

IL PRIMO SCUDETTO – «La Juve ha fatto un’impresa senza precedenti. Prevedere una striscia del genere era sicuramente difficilissimo, se non impossibile. Alla base di tutto c’è la mentalità vincente dei bianconeri, quella che uscì fuori già in occasione del nostro primo titolo. E l’ultimo? Tutti quanti, il collettivo. I senatori sono importanti, a cominciare da quel grande campione che è Buffon, il cui addio lascia un grande rammarico, ma se gli altri giocatori non avessero seguito quelli più esperti la squadra non sarebbe andata da nessuna parte».

FUTURO – «Vediamo, non ci ho ancora pensato, non so se resterò nel mondo del calcio. Per adesso penso a godermi la vita in famiglia con i miei due figli».

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