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Yildiz, l’eredità di Del Piero e la maglia numero 10: la Juve lo aspetta
Yildiz scala posizioni nelle gerarchie della Juve e sogna di poter indossare la 10 che fu di Del Piero
Il 20 agosto 2023, Massimiliano Allegri, nel corso di Udinese Juventus, decide di lanciare Kenan Yildiz al posto Dusan Vlahovic. Ad appena 18 anni il giovane numero 15 bianconero si fa conoscere al grande pubblico. Di lì in poi qualche apparizione sporadica fino al 23 dicembre, quando il tecnico livornese decide che il momento di Yildiz è arrivato. Il turco ha l’onere di prendere il posto di Federico Chiesa rimasto a Torino per un fastidio al ginocchio. Yildiz scende in campo da titolare, contro il Frosinone, e ci mette una manciata di minuti per far capire di che pasta è fatto. Sblocca il risultato con un gol incredibile e porta in vantaggio la Juventus, ma è soltanto l’inizio.
Yildiz si prende immediatamente la scena e una maglia da titolare, perché Chiesa c’è e non c’è e Allegri
punta forte sul talento classe 2005 dopo averlo testato alla Continassa.
E forse non è un caso il suo gol eccezionale al debutto con la maglia della Turchia contro la Germania; difficile non considerarlo un predestinato. La storia di Kenan porta gli juventini a fare un tuffo nel passato perché nella stagione 94/95 un altro giovane promettente sfrutta gli stop di un campione come Baggio. Quel ragazzo era Alessandro Del Piero, l’uomo della storia della Juventus capace di sfruttare l’occasione per prendersi la scena. Pinturicchio diventò titolare della squadra di Lippi nel mitico tridente con Vialli e Ravanelli. Da lì in avanti ha battuto ogni tipo di record, un infortunio da
brividi, si prende il 10, la fascia da Capitano e diventa leggenda. Il percorso è lungo, ma Yildiz sembra avere qualità e personalità per
ripercorrere le orme di Pinturicchio in una Juventus che cerca il rilancio e prova a dare filo da torcere all’Inter. Lo stesso ADP recentemente si è detto lusingato dell’esultanza con la “linguaccia” di Kenan in suo onore, facendogli un grande in bocca al lupo per la sua carriera. Per il passaggio di consegna ufficiale è ancora decisamente presto, ma nel futuro del ragazzo turco si puó intravvedere un futuro luminoso, e un nuovo rinnovo, dopo quello sigillato nell’agosto scorso, e probabilmente la maglia numero 10. Una cifra che in bianconero è appartenuta solo ai grandi campioni, da due anni sulle spalle di Paul Pogba, in pratica sparito. Prima di Pogba, il diez apparteneva a Carlos Tevez e Paulo Dybala ed entrambi gli hanno reso onore. L’Apache in soli due anni è stato in grado di farlo brillare come il suo predecessore, regalando gol ed emozioni uniche. Anche Dybala ha saputo rendere onore alla storia della Juventus e in cuor suo avrebbe proseguito la sua storia a Torino.
Difficile stabilire se Yildiz saprà rilanciare la maglia numero 10
della Juventus, ma al momento in quanto a talento è l’unico che si può avvicinare ai grandi campioni del passato. Manca di esperienza e personalità – arriveranno col tempo -, ma i tifosi bianconeri non hanno dubbi e l’incoronazione ufficiale potrebbe arrivare al termine di questa stagione. Serve peró soprattutto equilibrio a quell’età per non fare il passo più lungo della gamba, ma il ragazzo è intelligente e impara in fretta, e anche Massimiliano Allegri non ha più dubbi. Il tecnico livornese ha sempre elogiato la tecnica di Yildiz, ma sa anche quando frenarlo. I capelli troppo lunghi a Udine, o quel “rilassamento” dopo Lecce. Il futuro sembra tracciato, la Juventus ha voglia di trovare un simbolo che faccia innamorare i bambini, così come è stato per una generazione cresciuta a pane e Del Piero. Mentre Yildiz è pronto a fare un passo nella storia bianconera