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Yildiz-Juve, l’agente: «È il nuovo 10 della Juventus, qui per vincere scudetti e Champions. Sulle tensioni col club…»

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Yildiz-Juve, l’agente: «È il nuovo 10 della Juventus, qui per vincere scudetti e Champions. Sulle tensioni col club…». Le parole di Hector Peris Ros

Hector Peris Ros, agente del gioiello della Juventus Kenan Yildiz, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport.

CHI E’ YILDIZ – «Kenan è una macchina costruita per vincere. Si prepara sin da piccolo, questo è il suo unico obiettivo. Mi ha impressionato subito: mi ha ricordato immediatamente Ferrán Torres. Una mentalità, un’umiltà, un lavoratore fuori dal comune. Con tutte queste caratteristiche se ne incontrano pochi».

VIA DAL BAYERN – «Questo caso ci ricorda molto quello di Pedri: non lo conosceva nessuno, lo portammo in prova al Real Madrid ma lo rifiutarono. Lì cominciò la sua storia, poi sbocciata al Barcellona. Con Kenan ci sono molte similitudini: persino al Bayern Monaco, nonostante gli ottimi rapporti con Hasan Salihamidžić e Marco Neppe, sono arrivati tardi sul rinnovo. In Germania i club che avevano un profilo internazionale di spessore lo hanno rifiutato tutti. Incomprensibile».

ALLA JUVENTUS – «Matteo Tognozzi fece un lavoro eccezionale: è grazie a lui se oggi Yildiz è alla Juventus. Lo conosceva perfettamente. Quando ha avuto le informazioni non ha perso tempo, nonostante la Juve in quei giorni stesse chiudendo la cessione di De Ligt al Bayern Monaco. Fu un momento di tensione, ma la Juventus ha vinto col progetto».

PROGETTO ALLA JUVE – «Abbiamo iniziato a parlare con la Juventus appena ho conosciuto Yildiz praticamente. In passato siamo stati vicini a chiudere per Ferrán Torres, per cui in quel momento pensavamo che fosse arrivato il momento giusto per collaborare. In cambio, chiedevamo che potesse giocare subito in Next Gen. La Juventus preferì farlo ambientare: il club ha insistito molto, perché era la prima volta che Kenan lasciava casa. Doveva essere solo una tappa iniziale. Poi sono passati i mesi e tutti quanti noi, giocatore compreso, ritenevamo che si stesse esprimendo in un palcoscenico non sufficientemente competitivo. Così ci sono stati dei momenti di tensione, legati anche all’incertezza della partenza per il ritiro con la prima squadra. In quella fase abbiamo esercitato una forte pressione sul club, ma passata la confusione interna dovuta al cambio di società tutto si è risolto. Noi conoscevamo chiaramente il livello di Yildiz».

FUTURO BIANCONERO – «Gol al Frosinone? Lui è venuto qui per fare gol così, ma soprattutto per trionfare, per vincere campionati e Champions League: me lo immagino qui fra 10 anni. Se la Juventus vuole un numero 10, Yildiz è il numero 10: questo è il suo ruolo, è un ragazzo che fa innamorare. Lui è una combinazione perfetta fra l’estro del padre turco che per lui è un grande esempio e la disciplina della mamma tedesca: sa perfettamente quello che vuole».

ESULTANZA ALLA DEL PIERO – «Già da tempo loro due sono in contatto direttamente, si sono persino sentiti dopo il gol di Frosinone che Yildiz aveva provato tante volte in allenamento. Kenan conosce il valore di Del Piero alla Juventus e ha ascoltato i suoi consigli: immagina e sogna un cammino così. La verità è che Yildiz era pronto, è pronto e sarà pronto: fisicamente, tecnicamente e mentalmente. Si prepara da quando è piccolo per diventare un top».

RAPPORTO CON ALLEGRI – «Sappiamo che non è facile in Italia giocare con gente giovane, soprattutto alla Juventus. Ma il mister è molto intelligente, il loro rapporto è ottimo. Allegri conosce il valore del ragazzo, che sente una connessione forte con l’allenatore. Anche con Montella la relazione è molto buona: non si aspettava di partire titolare contro la Germania e sicuramente non immaginava di giocare prima con la nazionale turca da titolare e poi con la Juventus, ma è andata decisamente bene».

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