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Yildiz Juve, il gol al Psv NEL SEGNO di Del Piero. Ora la CONSACRAZIONE del 10: COSI’ Thiago Motta lo aiuterà a ESPLODERE

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Yildiz Juve, il gol al Psv ricorda quelli “alla Del Piero”. Ora con Thiago Motta deve consacrarsi: così lo aiuterà il suo allenatore

Non poteva sognare un esordio migliore Kenan Yildiz, che nella serata di ieri ha bagnato il suo esordio in Champions League con il primo dei tre gol con cui la Juve si è sbarazzata del Psv. Un destro a giro che ha baciato il palo prima di terminare alle spalle del portiere olandese, per una traiettoria che a tutti ha ricordato quella dei gol “alla Del Piero”. Una conclusione che Drommel ha potuto solamente osservare, estasiato come il pubblico sugli spalti e quello a casa, che in un colpo solo ha fatto un salto indietro nel tempo di quasi trent’anni, quando Pinturicchio stesso esordiva nella massima competizione europea mettendo la sua firma nel 3-1 al Borussia Dortmund.

Gli elogi e i complimenti di Alex, nel post-partita, sono stati la naturale conseguenza della prova offerta dall’attuale 10 bianconero, che ha risposto con un velo di timidezza al suo idolo: «Un goal spettacolare per come l’ha pensato. Complimenti. Si è preso la responsabilità di indossare la maglia numero 10, va supportato e aspettato. Ha delle qualità e sta facendo vedere quello che è giusto metta in mostra». Sentirsi dire quelle parole in una serata come questa è roba da cuori forti, specialmente se hai solo 19 anni e hai appena giocato i tuoi primi 90 minuti in Champions con una casacca così pesante come quella della Juventus.

Ma Kenan non è tipo da montarsi la testa e lo sa anche Thiago Motta, a cui ora è affidato il compito di accompagnarlo, sgrezzarlo fino a fargli raggiungere la definitiva consacrazione. Il tecnico sa di avere un talento purissimo a sua disposizione, ma è cosciente anche che sia un giovane e, come tutti i giovani, ha quindi bisogno di sbagliare e imparare dagli errori. Per questo lo incoraggerà e lo sosterrà sempre, anche nei momenti no. Del resto, in poco meno di dodici mesi la sua posizione è cambiata, da promessa della Next Gen allora guidata da Brambilla a intoccabile titolare della prima squadra, simbolo di un nuovo ciclo e idolo dei tifosi. Il primo passo è compiuto, ora sta a lui ripercorrere, anche solo in minima parte, la strada del suo idolo Del Piero.

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