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Yildiz esaminato da Allegri: Montero gli ha promesso che sarà un top. Max predica calma
Yildiz esaminato da Allegri: Montero gli ha promesso che sarà un top. Doppietta al JTC per il gioiellino turco della Juventus
Non serve l’occhio da osservatore per capire che Kenan Yildiz è speciale: che sia abbondantemente sopra livello nella Juventus Primavera è un fatto lampante. Il suo nome è sulla bocca di tutti – tifosi e addetti ai lavori -, le sue giocate e i suoi gol diventano virali sui social. La domanda ricorrente fa più o meno: ‘Ma cosa aspettano a farlo salire in Prima Squadra?‘. Per molti è inconfessabile segreto, per la Juve un normale percorso di crescita che un classe 2005, per quanto maledettamente forte e precoce, deve e ha il privilegio di affrontare.
In realtà l’attaccante un po’ turco e un po’ tedesco si sta già affacciando ai piani superiori. È stato convocato due volte in Next Gen con la quale ha racimolato mezzora tra i professionisti. Max Allegri da parte sua gli ha aperto le porte dalla Continassa per l’allenamento di ieri. Il tecnico livornese è costantemente aggiornato su numeri – siamo a 11 gol e 6 assist con la Primavera – e progressi del piccolo fenomeno ex Bayern Monaco; né ha parlato più volte con i dirigenti della Juve e col tecnico dell’Under 19 Paolo Montero. Quest’ultimo gli ha assicurato quello che ha detto anche una volta pubblicamente: «Kenan lavora per diventare uno dei migliori al mondo». Max è rimasto colpito dalla doppietta in partitella e dalla facilità di adattamento del ragazzo a un contesto in cui molti suoi coetanei si muoverebbero con riverenza.
Ad oggi però la parola d’ordine dell’allenatore bianconero resta ‘calma‘: la Juve non può permettersi di bruciare un simile talento. In questa stagione Max ha dimostrato di essere propenso a dar fiducia ai giovani, sfatando il luogo comune che lo voleva poco incline all’impiego dei baby. Ma la sua convinzione resta quella che il talento vada coltivato e accompagnato sino al momento giusto. Per questo il salto, non così lontano, sarà comunque graduale: proprio come per Huijsen, un anno più grande di lui. Prima la Seconda Squadra e poi la probabile e definitiva promozione: così è stato anche per i vari Fagioli, Miretti, Soulé, Iling e per ultimo Barrenechea. La strada è tracciata, l’unica insidia il luccichio con cui questo giovane giocatore abbaglia chi lo guarda: il Benfica per esempio si è invaghito e lo lancerebbe tempo zero coi grandi. Questione di prospettive, filosofie e latitudini: avercene di questi problemi.