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Zauli racconta i giovani Juve: «Kaio Jorge vede calcio, Soulé segni di più»

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Zauli racconta i giovani Juve: «Kaio Jorge vede calcio, Soulé faccia più gol». Le dichiarazioni del tecnico dell’Under 23

Lamberto Zauli, tecnico della Juventus U23, è stato intervistato da Tuttosport.

PROGETTO U23 – «Siamo molto giovani, in diverse partite abbiamo giocato solo con i nati dal 2000 in poi. E’ il frutto di un progetto iniziato quattro anni fa che in pochissimo tempo, perché quattro anni nel calcio sono pochissimo tempo, credo sia arrivato a un livello ottimale: tantissimi ragazzi giocano in Serie C da protagonisti avendo l’età, o quasi, per fare la Primavera. E c’è continuità: io tre anni fa allenavo la Primavera e ho ritrovato tanti di quei ragazzi, che ora affrontano un campionato diverso in modo sostanziale. Perché in Serie C si entra nel mondo del lavoro. Giochiamo con calciatori molto più esperti, che hanno fatto anche categorie importanti, che giocano per una città e per un risultato sportivo vero e proprio. E’ molto formativo. Chiaramente noi sulla gestione delle partite abbiamo qualche lacuna, specialmente in quelle “sporche”: dobbiamo mettere in campo tecnica ed entusiasmo e i ragazzi devono concentrarsi nella propria crescita, tecnica e gestionale della partita».

PRIMA SQUADRA – «Allegri professionalmente abbiamo iniziato a conoscerlo, spesso veniamo qui ad allenarci con la prima squadra, come oggi. Per i ragazzi è un’esperienza fantastica, Allegri e il suo staff li conoscono dalla A alla Z, poi ci sono i dirigenti come Pessotto e Storari che fanno da raccordo perché tutti i ragazzi assaggino la prima squadra. Perché l’obiettivo è portarli qua in pianta stabile».

AFFERMARSI SERIE A – «E’ sempre difficile dirlo. Quando mi chiedono “Quel giocatore può fare la Serie A?” è difficile rispondere: io a 25 anni ero in C, probabilmente ero bravino e non è che dicevano “può fare la Serie A”. Poi l’ho fatta (146 partite e 20 gol, ndr). Sto allenando una squadra molto selezionata, in cui c’è qualità: penso che qualche ragazzo possa fare una grande carriera e far parte della prima squadra, ma deve lavorare duro tutti i giorni perché la strada è ancora lunga».

KAIO JORGE – «E’ venuto con un’umiltà incredibile. A Gorgonzola contro l’AlbinoLeffe ha giocato come se fosse la partita più importante della sua vita: questo è un grande pregio. Ha grandissima qualità tecnica, velocità nei primi passi e “legge calcio”, come si dice in gergo. Penso che la Juventus abbia fatto un grande investimento».

OBIETTIVO IN CAMPIONATO – «Nell’immediato, anche se non siamo una realtà un po’ atipica, in cui conta che i ragazzi crescano, parliamo sempre di sport e vogliamo stare tra le prime».

SOULE‘ – «Sono curioso di vedere come torna, oltre che con un bel po’ di pizze nello spogliatoio. Questo farà la differenza. E’ un ragazzo umile, che si allena benissimo, ha nella testa di voler fare il calciatore, ha talento ma non gioca per far vedere quanto è bravo. Se torna con la stessa umiltà siamo a buon punto perché possa fare un’ottima carriera. Ha doti tecniche molto importanti e salta l’uomo con grande facilità, che è la sua grande qualità. Con le doti che ha deve segnare di più e facciamo molti allenamenti specifici per rifinitura e finalizzazione, perché migliorando in quegli aspetti potrà diventare veramente un buon giocatore» .

MIRETTI – «Sì, perché difficilmente anche nella nostra categoria si trovano ragazzi di 18 anni come loro. Sono entrati in questa squadra con grande personalità e la personalità è una struttura del giocatore molto importante per pensare quale carriera possa fare. Miretti vede calcio, gioca a tutto campo, è molto intelligente per l’età che ha. Penso possa fare una grande carriera. Il nostro compito, e batto molto su questo aspetto, è far sì che i ragazzi non pensino mai che la carriera sia dietro l’angolo, ma sapere che va costruita e conquistata». .

DE WINTER E AKE’ –
«De Winter ha prospettive importantissime, è un difensore centrale che sa giocare ed è velocissimo. E’ un 2002 titolare nella Under 21 belga ed è un ragazzo che vuole fare il calciatore: e quando dico questo intendo tutto quello che comporta nelle 24 ore di una giornata. Penso che sia uno dei prospetti più interessanti in cui la Juve ha investito e credo possa togliersi delle soddisfazioni. Anche Aké è già calciatore in testa, aveva fatto degli spezzoni con la prima squadra del Marsiglia. Ha doti fisiche importanti, una grande capacità di saltare l’uomo in velocità. Anche lui sta provando più ruoli perché più conoscenze i ragazzi hanno in campo più vantaggi possono avere nella loro carriera. Il progetto Under 23 serve a questo».

FAGIOLI, RANOCCHIA, DRAGUSIN – «Molto, sono il loro primo tifoso e li sento sempre. Quando si esce ci sono sempre dei punti di domanda, proprio per il discorso che facevo prima. Ti chiedi “Che carriera può fare Fagioli? La A, la B, la C?”. Nicolò a Cremona, in una piazza molto importante, con una proprietà che sta investendo e vuole andare in Serie A, ha subito trovato il suo spazio da protagonista. Come Ranocchia a Vicenza, in una realtà difficile in questo momento, dove però sta mostrando personalità e doti tecniche. Per non parlare di Dragusin che sta giocando in Serie A. E stanno facendo cose importanti anche i ragazzi che sono andati all’estero».

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