Hanno Detto
Zazzaroni spiega: «Thiago Motta era entrato nel cuore degli anti-allegristi. Dopo 20 partite si è mostrato per quello che è»
Zazzaroni dice la sua sulla Juve di Thiago Motta a questo punto della stagione: il commento del giornalista sui bianconeri
Sulle colonne del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni ha parlato della situazione in casa Juve. Il suo commento sui bianconeri dopo i recenti risultati.
IL COMMENTO – «Motta è stato bravissimo: nella sfida che avrebbe potuto cambiare radicalmente i contenuti della stagione ha saputo sfruttare al meglio le caratteristiche dei suoi pretendendo la massima attenzione, il sacrificio, una presenza costante e attiva – attivissima – nella partita. Il problema di Thiago non è Motta, bensì i topolini che seguono qualche pifferaio tutt’altro che magico: i piper hanno descritto Thiago come non è, probabilmente avendo seguito con scarsa attenzione poche partite della sua ultima squadra, il Bologna.
Il firulì firulà suonato insistentemente al popolo insoddisfatto era questo: “la Juve cambi registro, basta con il difensivismo, il gioco passivo, il contropiede come must: qui ci vuole l’allenatore della proposta, Motta”. Ciò che all’inizio ha aiutato Thiago a entrare nei cuori degli juventini è stato proprio l’anti-allegrismo. Ora, però, dopo una ventina di partite, il Nostro si è mostrato per quello che è e che era anche da giocatore: un professionista pratico, intelligente, portatore di equilibrio tattico. Penso che non cambierà Motta: non ce n’è bisogno, perché può diventare l’Allegri o il Conte dei prossimi quindici anni. È quello che gli auguro».