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Zidane contro Conte, remake bianconero: i tifosi Juve hanno già scelto
Zidane contro Conte, sfida tra Real Madrid e Inter col filtro bianconero: i tifosi della Juventus hanno già scelto da che parte stare
La Juventus giocherà soltanto domani, quando la Puskas Arena e i suoi 20 mila tifosi faranno da cornice alla sfida con il Ferencvaros, ma i gironi di Champions questa sera offrono un altro incrocio molto appetibile per i palati dei tifosi bianconeri: Zinedine Zidane contro Antonio Conte, ex campioni della Juventus oggi allenatori di vertice. Real Madrid e Inter si sfidano nel gruppo B: chi perde – le due squadre erano considerate le favorite del girone – rischia di mancare anche il pass per gli ottavi di finale. La classifica del raggruppamento è infatti in salita per entrambe:
Shakhtar Dontesk 4
Borussia M’Gladbach 2
Inter 2
Real Madrid 1
Zidane e Conte: il passato insieme alla Juventus
Zizou e Antonio hanno condiviso la Juventus per cinque lunghe stagioni (dal 1996 al 2001), fruttate due scudetti, una Supercoppa italiana, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa Europea. Due icone del passato bianconero: il primo carisma e polmoni, il secondo genio ed eleganza. Ma non solo, come ricorda lo stesso Conte a poche ore dal match: «Da giocatore ho sempre saputo che sarei diventato un allenatore. Non so se valesse lo stesso per Zizou, di sicuro era un piacere giocare con lui e correre per lui. Era un ragazzo eccezionale: abbiamo condiviso il periodo di Lippi e Ventrone nel quale si lavorava tantissimo, e lui era sempre il primo nonostante le qualità e il talento che aveva. Era sempre in prima linea, e una grandissima persona: ho conosciuto la sua famiglia, se ne può solo parlar bene, Zidane si è sempre fatto ben volere da tutti».
Conte e Zidane per chi gli ha allenati: il ricordo di Lippi
Chi meglio di Marcello Lippi, allenatore di entrambi alla Juve, può raccontarne anima e temperamento.
CONTE – «Grintoso come una batteria che si carica da sola e dà energia agli altri. Era il capitano, i tifosi gli dedicavano i cori, s’infortunò. Doveva star fuori a lungo. Nello stesso periodo Del Piero aveva qualche problema: non riusciva a dare il meglio. Una sera, parlando con Peruzzi, venne fuori un’idea: e se gli dessimo la fascia? Improvvisamente responsabilizzato, Ale ritornò grande. E quando Antonio recuperò dall’infortunio gli spiegai: “Non ti ho tolto la fascia, ho solo aiutato Ale, adesso gliela lascerei”. E lui: “Nessun problema”. Ma gli spiaceva, e si capiva. Non poteva essere diversamente».
ZIDANE – «Era molto concentrato, ci teneva sempre a far bene. Ha avuto un momento difficile all’inizio, quando non riusciva a giocare come voleva. Venne da me un po’ affranto: “Mister, non riesco a esprimermi, forse è meglio che me ne vada”. Lo guardai e gli dissi: “Ma sei impazzito? Ti assicuro una cosa: finché sarò allenatore della Juve tu giocherai sempre!”. Si mise a ridere, ci stringemmo la mano, quella domenica segnò due gol. Non si fermò più».
Conte e Zidane per chi ci ha giocato insieme: il ricordo di Iuliano
Altrettanto vivido il ricordo di Mark Iuliano, che con loro ha condiviso lo spogliatoio: «Zidane e Conte due persone completamente diverse, passionali ma impostate in maniera diversa, Zidane lo vedevi a cena la sera e poi lo rivedevi in partita. Conte era da giocatore così come era da allenatore, stressante prima della partita, per lui veniva il gruppo, caricava a pallettoni. Poi avevamo Zidane in avanti e da lì ho coniato la frase ‘palla su e ci pensa Zizou’, giocatore impressionante».
I tifosi della Juventus, da parte loro, sanno già per chi fare il tifo. Il “tradimento” del Conte nerazzurro non è stato e non sarà metabolizzato tanto facilmente. Mentre Zizou resta nel cuore della Torino bianconera: in molti si augurano un giorno di poterlo vedere sulla panchina della Vecchia Signora.
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